Descrizione

  • Colangiografia percutanea transepatica (PTC):
    • tecnica minimamente invasiva utilizzata per visualizzare l'anatomia delle vie biliari
    • introduzione di un ago per via transepatica per accedere alle vie biliari e iniettare mezzo di contrasto
    • solitamente associata a interventi percutanei.
  • Drenaggio biliare transepatico percutaneo (PTBD):
    • posizionamento di un catetere di drenaggio nelle vie biliari
    • Drenaggio esterno
      • drenaggio biliare percutaneo con la punta del catetere nel sistema biliare
    • Drenaggio interno/esterno
      • drenaggio biliare percutaneo con la punta del catetere nel tratto intestinale

Risultati attesi

  • Tasso di successo tecnico con:
    • Dotti dilatati:
      • 95-100%
    • Dotti non dilatati:
      • 65-80%
    • pervietà dello stent di metallo a 12 mesi:
      • 50-75%

Indicazioni

  • Ostruzione delle vie biliari
    • lesione maligna
    • stenosi anastomotica
    • colelitiasi delle vie biliari
  • Perdita delle vie biliari
    • come in seguito a colecistectomia
    • come nel caso di leak biliare da dotto segmentae escluso (Excluded Segmental Bile Duct Leak - ESBDL)
      • complicanza chirurgica derivante dalla divisione ed esclusione dei dotti biliari da un segmento funzionale e segregato del fegato
  • Colangiopancreatografia retrograda endoscopica (ERCP) fallita o non eseguibie

Valutazione pre-procedurale

  • Valutare la dilatazione dei dotti e il livello di ostruzione
  • Valutare la presenza di:
    • Atrofia lobare
      • evitare posizionamento di drenaggio biliare a livello di lobi atrofizzati
    • Masse epatiche
    • Ascite
      • un drenaggio biliare sinistro può prevenire o ridurre perdite di liquido ascitico intraprocedurale
      • in caso di ascite importante può essere necessaria una paracentesi preventiva
    • Calcoli biliari
      • posizionare drenaggio biliare a valle rispetto al calcolo
  • La scelta del lobo da drenare dipende da:
    • sito dell'ostruzione
    • anatomia delle vie biliari
    • volume lobare epatico
  • Scelta accesso ecoguidato o con sola guida fluoroscopica
  • Scelta tecnica a un ago o a due aghi
  • Posizionamento di drenaggio esterno se:
    • Impossibilità di superare l'ostruzione
    • Paziente settico o instabile dal punto di vista emodinamico
  • Si preferisce uno stent metallico rispetto a uno stent di plastica in caso di lesione maligna non resecabile
    • lo stens metallico impedisce una successiva operabilità del Paziente

Controindicazioni

  • Coagulopatia non correggibile
  • Ostruzione multi-segmentale:
    • stenosi di multiple diramazioni biliari

Complicanze

  • Complicazioni più temute
    • Pseudoaneurisma
  • Complicazioni immediate/periprocedurali
  • Complicazioni tardive
    • Emobilia/pseudoaneurisma
    • Peritonite biliare
  • Altre complicazioni
    • Traversamento pleurico
    • Versamento pleurico/empiema
    • Deplezione elettrolitica
      • dovuta a drenaggio esterno ad elevato output
      • reintegrazione elettrolitica via infusionale

Materiali

  • Drenaggio esterno
    • Flexima APDL (Boston Scientific)
    • Qualsiasi tipo di catetere di drenaggio percutaneo di calibro e lunghezza congrua
  • Drenaggio esterno/interno
    • Biliary Drainage Catheter (Cook)
      • Ultrathane, 8,5-14mm, 40mm, punta a pig-tail biliare
    • Flexima Biliary (Boston Scientific)
  • Stent biliari
    • Protege GPS (ev3)
      • 0,035" OTW, 9mm, 60-80mm
    • Taewoong Niti-S Biliary Covered Stent (Cook)
      • 0,035" OTW, 10mm, 60-80-100-120mm
    • Viabil (Gore)

Posizionamento drenaggio biliare

Il posizionamento e la sostituzione di drenaggio biliare deve avvenire con assistenza anestesiologica in sala.

  1. Decidere approccio ( destro | sinistro | bilaterale )
  2. Accesso dal lato destro generalmente preferito
    • percorso più diretto per la manipolazione del filo guida/catetere
    • minore esposizione a radiazioni per le mani degli operatori rispetto ad accesso dal lato sinistro

Accesso destro

  1. Paziente supino, braccio destro su supporto alare del tavolo da fluoroscopia
  2. Approccio a livello della linea medio ascellare destra
  3. Spazio intercostale dalla 9ª all'11ª costa
    • Chiedere al paziente di fare un respiro profondo per valutare escursione polmonare
      • preferire un accesso inferiore al margine polmonare
  4. Disinfezione con Chloraprep
  5. Campo sterile
  6. Anestesia locale con lidocaina e siringa con ago spinale
  7. Puntura con ago di chiba 21G
    • Far avanzare l'ago, inizialmente parallelo al tavolo, verso il corpo vertebrale T12
      • in alternativa se il dotto è visualizzabile si può essere utilizzare la guida ecografica per accedere direttamente al dotto dilatato

Accesso sinistro

  1. Paziente supino, braccio destro su supporto alare del tavolo da fluoroscopia
  2. Approccio sottoxifoideo o sottocostale
  3. Visualizzare il dotto biliare dilatato in ecografia
    • Se accessibile, preferire il dotto biliare del II° segmento
      • forma un angolo meno acuto con il dotto biliare principale sinistro
    • dotto biliare del III° segmento decorre verticalmente
      • può essere più accessibile del dotto del segmento II ma presenta un angolo più acuto al pssaggio nel dotto biliare principale sinistro
  4. Puntura ecoguidata del dotto dilatato

Passaggi comuni della procedura

  1. Dopo aver introdotto l'ago Chiba
    • Rimuovere lo stiletto interno
    • Osservare la presenza di eventuale reflusso di bile a conferma della corretta sede di puntura
      • il reflusso di sangue può indicare puntura venosa o arteriosa
  2. Iniettare piccole quantità di MdC sotto fluoroscopia
    • l'iniezione di MdC intrabiliare mostra un flusso di contrasto verso l'ilo epatico simile a cera di candela
    • un flusso verso la vena cava inferiore indica la puntara di una vena epatica
    • un flusso verso la periferia epatica indica puntura arteriosa o venosa portale
  3. Se non si opacifica il dotto biliare
    • retrarre lentamente l'ago e iniettare piccoli quantità di MdC
    • evitare iniezioni di grandi volume
      • il contrasto extraluminale potrebbe oscurare la colangiografia
    • interrompere la retrazione al margine del fegato
      • evitare di rimuovere l'ago dal fegato per minimizzare il rischio di punture capsulari/sanguinamento
    • riavanzare l'ago con orientamento inferiore e ripetere
      • considerare anche orientamento anteriore/posteriore
  4. Dopo l'accesso del dotto biliare
    • ottenere proiezioni AP ed oblique
    • valutare i punti di ostruzione
  5. Invito con bisturi (lama 11)
  6. Dilatare con componente sottile del "tre-pezzi" montata su rigido
  7. Dilatare con componente spessa del "tre-pezzi" montata su sottile e rigido
  8. Posizionare introduttore corto da 6-8Fr di lunghezza ∼12cm
    • Nel caso di difficoltà di accesso con introduttore utilizzare introduttore da radiale
  9. Navigaizone delle vie biliari con filo guida 0,018" e impiego di manipolatore (4-5Fr) le anse intestinali
  10. Raggiunte le anse intestinali e superata la stenosi con il manipolatore sostituire il filo guida con un filo guida supportivo Super-Stiff 0,035" tipo Amplatz (Boston Scientific)
    • oppure in alternativa Advantage (Terumo) 0,035"
  11. Mantendo fisso in sede il filo guida supportivo rimuovere il manipolatore e l'introduttore
  12. Posizionare catetere di drenaggio interno-esterno su filo guida supportivo
    • I fori del catetere devono essere posizionati sia sopra che sotto il sito di ostruzione
    • Possibili modelli di catetere interno-esterno:
  13. Arricciare la porzione intestinale del catetetere
    • Se previsto recidere il filo che traziona il ricciolo
  14. Iniettare mezzo di contrasto dal catetere per dimostrare la corretta posizione e lo scarico delle vie biliari nelle anse intestinali
    • Fluorografia di controllo
  15. Lavare il mezzo di contrasto dalle vie biliari con risciacqui di soluzione fisiologica dal catetere
    • il ristagno di mezzo di contrasto può causare colangite
    • nel caso di bile screziata di sangue si può iniettare fisiologica sterile fredda per favorire l'emostasi
  16. Fissare il catetere alla cute confezionando catenella chirurgica con filo non riassorbibile tipo seta 0

Bilioplastica

Solitamente non eseguita in pazienti settici o emodinamicamente instabili

  1. Eseguira colangiogramma che dimostra il sito di stenosi
  2. Guida supportiva rigida 0,035" tipo Amplatz
  3. Pallone con diametro 6-10 mm con lunghezza 4-8 cm
    • 10 mm per la via biliare principale
    • 6 mm per le vie biliari intraepatiche
  4. Gonfiare per 1-3 minuti
    • Un singolo gonfiaggio fino a 3 minuti
    • Fino a 3 gonfiaggi da 1 minuto

La bilioplastica provoca dilatazione delle vie biliari e può causare dolore al paziente; indicare all'anestesista di aumentare preventivamente la sedazione.


Referto prefatto

POSIZIONAMENTO DI STENT BILIARE
Consenso informato raccolto in forma scritta.
Attraverso gli accessi percutanei si esegue colangiografia e si conferma occlusione delle vie biliari con separazione segmentaria delle vie biliari.
Si procede a posizionamento su guida di stent metallici biliari (Taewoong Medical, Biliary stent) con dimensioni: 10x60mm, 10x80mm e 10x100mm.
Si esegue bilioplastica di rimodellamento degli stent durante il posizionamento.
Al controllo finale si osserva regolare deflusso del mezzo di contrasto in intestino.
Si lascia in in sede un drenaggio biliare interno-esterno e due cateteri di protezione dagli altri due accessi percutanei.
Si osserva bile rosata al termine della procedura.
Si suggerisce di eseguire lavaggi del drenaggio interno-esterno.

BILIOPLASTICA E POSIZIONAMENTO DI DRENAGGIO BILIARE INTERNO/ESTERNO
Al controllo ecografico preliminare si apprezza nulla dilatazione delle vie biliari a destra.
A sinistra si intravede piccolo dotto biliare. Con puntura di tale dotto biliare si esegue colangiografia percutanea che evidenzia stenosi severa dell'anastomosi bilio-digestiva.
Dopo opacizzazione dell'albero biliare si punge con guida RX il dotto biliare tributario del VI segmento in sede periferica e si valica la stenosi descritta.
Si procede a plastica dell'anastomosi con catetere a palloncino del diametro di 12 mm.
Il controllo dimostra risoluzione della stenosi e buono scarico di mdc a livello delle anse intestinali.
Si lascia in sede drenaggio biliare interno-esterno di 8F di calibro.

POSIZIONAMENTO DI STENT E DI DRENAGGIO BILIARE ESTERNO DI PROTEZIONE
Alla colangiografia percutanea, effettuata attraverso il drenaggio biliare precedentemente posizionato a sinistra, si apprezza ostruzione eteroplastica della confluenza biliare con invasione del dotto biliare principale di sinistra ed iniziale invasione dell'origine del dotto biliare di sinistra (Bismuth IV) con iniziale separazione dell'emisistema biliare destro dal sinistro ed ectasia dell'emisistema biliare destro.
Con accesso intercostale destro e puntura del dotto biliare tributario del VII segmento si valica, anche da destra, le lesione eteroplastica.
Poichè durante la manovra la bile si mantiene limpida e non ematica si decide di impiantare direttamente due stent metallici, conformati a Y e successivamente rimodellati mediante bilioplastica.
Il controllo colangiografico finale evidenzia la buona discesa di bile opaca nelle anse duodenali a valle.
Si lasciano a tutela due drenaggi biliari che potranno venire rimossi dopo un ultimo controllo colangiografico.


Gestione clinica peri-procedurale

  • Dopo la procedura può avvenire che alcune vie biliari intraepatiche risultino escluse per la presenza di coaguli e materiale emorragico all'interno delle vie biliari
    • Più comune a seguito di procedure complesse
    • Insistere con più lavaggi dal drenaggio
  • Nel caso di un episodio di colangite acuta (febbre, brividi scuotenti, nausea/vomito, ipotensione) in corso o successivamente ad una procedura di posizionamento di DTBE e/o colangiografia.
    • somministrare prontamente per via endovenosa 1g di paracetamolo (tipo Perfalgan) e antibiotico quale cefazolina 2g in 100mL di soluzione fisiologica

Sostituzione drenaggio biliare

Il posizionamento e la sostituzione di drenaggio biliare deve avvenire con assistenza anestesiologica in sala

  1. Sterilizzazione del precedente catetere con abbondante betadine
  2. Rimozione di eventuali catenelle chirurgiche o sistemi di fissaggio
  3. Diagnostica con mezzo di contrasto organoiodato per visualizzare il decorso del catetere
  4. In base al decorso scegliere il tipo di filo guida:
    • decorso lineare semplice: filo guida amplatz 0.035"
    • decorso tortuoso: filo guida advantage 0.035"
  5. Posizionare filo guida tramite precedente catetere
  6. Rimuovere catetere su guida
  7. Posizionare drenaggio biliare sostitutivo su filo guida
    • nel caso di drenaggio interno-esterno (Flexima 8Fr, 35 cm) con apice distale chiuso con ricciolo in duodeno e inizio dei fori segnalati da marker radiopaco nelle vie biliari
  8. Rimuovere filo guida
  9. Fissare con catenella alla cute con filo chirurgico seta 0

Rimozione di drenaggio biliare

  • Non iniettare mai contrasto prima di rimuovere il drenaggio
  • Sterilizzazione del precedente catetere con abbondante betadine
  • Tagliare il catetere
    • taglia il filo interno che mantiene arricciata la porzione terminale del catetere
    • permette di rilasciare il ricciolo terminale e di distentendere il catetere
  • Inserire filo guida amplatz retta 0.035" 180 cm con 7cm di prozione molle terminale
  • Rimuovere catetere di drenaggio
  • Inserire introduttore corto 5F
  • Scopia con contrasto puro attraverso l'introduttore
  • Dimostrare che le vie biliari scaricano in duodeno
  • Lavare con fisiologica attraverso l'introduttore
  • Rimuovere introduttore
    • mantenere l'introduttore su guida a porta di mano
  • Se non di osserva sanguinamento dal punto di accesso rimuovere filo guida
    • se sanguinamento reinserire subito l'introduttore
    • se il filo guida oppone resistenza alla rimozione
      • far scorrere un catetere sopra il filo guida fino al duodeno
      • quindi rimuovere il filo guida insieme al catetere
  • Punto con vicryl 3-0 per chiudere il sito di passaggio.

Referto prefatto

Al controllo colangiografico si apprezza regolare localizzazione e funzionamento degli stent biliari precedentemente posizionati.
Si apprezza infatti rapida discesa di bile opaca nelle anse duodenali a valle.
Si rimuovono i drenaggi biliari.


Bibliografia

  • Wible, Brandt C., and T. Gregory Walker. 
    Diagnostic Imaging: Interventional procedures
    Elsevier Health Sciences, 2017.
  • Das, M., van der Leij, C., Katoh, M. et al. 
    CIRSE Standards of Practice on Percutaneous Transhepatic Cholangiography, Biliary Drainage and Stenting. 
    Cardiovasc Intervent Radiol 44, 1499–1509 (2021).
    https://doi.org/10.1007/s00270-021-02903-4

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