Embolizzazione arterie bronchiali
Descrizione
- L’emottisi grave (Severe Haemoptysis, SH) è un’emergenza respiratoria associata ad un alto tasso di mortalità del 50-100%
- la causa della morte è solitamente l'asfissia e non il sanguamento
- nel 90% dei casi il sanguinamento ha origine dalla circolazione bronchiale
- solo nel 5% dei casi origina dalla circolazione polmonare
- oppure nel restante 5% dei casi dalla circolazione sistemica non bronchiale
- la soglia per definire l'emottisi grave varia tra 200 e 1000 mL in 24-48h
- poiché negli adulti il volume totale delle vie aeree conduttrici è in media di 150 mL, qualsiasi emorragia nelle vie aeree può diventare rapidamente pericolosa per la vita
Definizione di emottisi
- Definizione di emottisi1, 2:
- Lieve:
- <100 mL/giorno oppure <50 mL/episodio
- Moderata:
- 100–300 mL/giorno (≈ 1 tazza)
- alta mortalità potenziale
- richiede un trattamento precoce
- può causare asfissia
- Grave:
- qualsiasi emottisi che provochi >100 mL in 24 ore
- oppure responsabile di insufficienza respiratoria (SpO2 < 60%) con necessità di intubazione o ventilazione meccanica
- oppure responsabile di instabilità emodinamica
- Lieve:
Eziologia dell’emottisi grave
Nei paesi sviluppati le più comuni cause di emottisi sono il cancro del polmone, la tubercolosi attiva, le bronchiectasie e l'aspergillosi (80%) mentre nel 15-20% dei casi non risulta possibile identificare la causa del sanguinamento.
- Tubercolosi
- Bronchiectasie (fibrosi cistica)
- Ascesso
- Polmonite cronica
- Aspergilloma (isolato o con malattia polmonare cronica preesistente)
- Carcinoma polmonare (comprese metastasi)
- Fibrosi interstiziale polmonare cronica
- Malattia polmonare cronica ostruttiva (BPCO)
- Bronchite cronica
- Pneumoconiosi
- Malformazione dell'arteria polmonare (PAVM), Rasmussen o aneurisma micotico
- Emottisi criptogenica
- Trattamento anticoagulante
Alternative terapeutiche
- Broncoscopia, rappresenta sempre la prima linea terapeutica
- Le opzioni chirurgiche a cielo aperto devono essere intraprese urgentemente nei casi in cui:
- l'emorragia delle arterie polmonari è causata da un processo polmonare distruttivo
- cancro del polmone
- polmonite necrotizzante
- micetoma polmonare
- fallimento di altre tecniche
- l'approccio chirurgico non può essere impiegato nell'emottisi criptogenetica3
- l'emorragia delle arterie polmonari è causata da un processo polmonare distruttivo
- Quando è impossibile procedere ad un'embolizzazione efficace e il sanguinamento si ripresenta entro 72 ore dopo la procedura si dovrebbe prendere in considerazione un intervento chirurgico d'urgenza
Broncoscopia
Nei pazienti instabili, dove il trasferimento non è sicuro e l'intubazione e l'isolamento polmonare sono della massima importanza, la broncoscopia flessibile è la procedura di scelta e può essere eseguita al capezzale del letto4
Se la broncoscopia non è prontamente disponibile in un paziente clinicamente stabile, non si dovrebbe ritardare il trasferimento del paziente in TC per la localizzazione dell’emorragia e una successivo trasferimento ad embolizzazione2
- La broncoscopia consente:
- l'estrazione del coagulo
- l'instillazione diretta di farmaci
- il tamponamento
- l'ablazione delle arterie emorragiche
- supporta l'intubazione selettiva per mantenere la pervietà delle vie aeree
Acronimi e sinonimi
- Embolizzazione di arteria bronchiale
- Bronchial Artery Embolisation
- BAE
Indicazioni
L'embolizzazione è indicata in tutti i pazienti con emottisi ricorrente o dove questa rappresenti un rischio per la vita del paziente e in cui si osservino arterie patologiche.
- Qualsiasi emottisi che causi una significativa compromissione delle vie aeree o difficoltà respiratoria
- ≥3 episodi di emottisi con >100 mL di sangue nell'arco di 1 settimana
- Episodi di sanguinamento cronici o a lento incremento
- tali piccoli sanguinamenti spesso precedono un’emottisi massiva che pericolosa per la vita del paziente (Life-Threatening Haemoptysis, LTH)
L'embolizzazione può anche rappresentare un trattamento ponte per i pazienti con emottisi moderata o grave causata da malattie polmonari infiammatorie croniche come la fibrosi cistica, eventualmente trattabili con trapianto polmonare.
Flowchart della diagnosi e del trattamento dell’emottisi
Controindicazioni
- Controindicazione assoluta
- Embolizzazione di un ramo arterioso (vasi bronchiali, intercostali o altri vasi non bronchiali) da cui si diramano vasi che si dirigono al cuore, al midollo spinale o al cervello
- Controindicazione relativa
- Stenosi congenita dell'arteria polmonare
- i vasi collaterali bronchiali possono svolgere un ruolo essenziale nella perfusione del parenchima polmonare
- Stenosi congenita dell'arteria polmonare
Preparazione del paziente
Valutazione del caso
- Il sospetto di emottisi deve essere confermato
- Deve essere stabilita la gravità dell'emottisi
- Deve essere individuata l'origine del sanguinamento
- per una buona gestione dell’emottisi, tutte le arterie patologiche devono essere embolizzate
- quando la lesione responsabile non viene identificata è necessario procedere ad embolizzazione bilaterale delle arterie bronchiali
- Deve essere determinata la causa del sanguinamento
Esami di laboratorio
- Emocromo
- Emoglobina (Hb)
- Piastrine (PLTs)
- Profilo di coagulazione
- aPPT
- PT/INR
- Funzionalità renale
- eGFR (CKD-EPI)
Imaging
- Una TC del torace senza mezzo di contrasto identifica la causa e la sede del sanguinamento nell'82-100% dei casi
- sufficiente su pazienti con espettorato striato di sangue e sospetta bronchiectasia
- I pazienti con espettorato striato di sangue e fattori di rischio (fumatore, BPCO) o con reperti patologici alla radiografia del torace necessitano di una TC con mezzo di contrasto
- I pazienti con emottisi severa e sanguinamento attivo richiedono un Angio-TC, dalla base del collo alle arterie renali, per identificare un apporto arterioso non bronchiale prima dell'embolizzazione
Aspetto angiografico e TC delle arterie bronchiali anomale
In un soggetto sano, il diametro dell'arteria bronchiale all'ostio misura 1,6 ± 0,3 mm con un range di 1,1–3,0 mm6
- Ipervascolarizzazione del parenchima polmonare (più comune)
- Arterie bronchiali o non bronchiali tortuose ipertrofiche (comune)
- Neovascolarizzazione (comune) o ipervascolarizzazione peri-bronchiale
- Arteria bronchiale principale ingrandita (diametro >2mm)
- Stravaso di mezzo di contrasto (possibile)
- Aneurisma dell'arteria bronchiale, pseudoaneurisma (raro)
- Shunt delle vene bronchiali-polmonari
- Ispessimento pleurico > 3mm adiacente ad un'anomalia parenchimale
- Ipertrofia del grasso extrapleurico comprese le strutture vascolari allargate
Preparazione del paziente
- A meno che non sia necessario un intervento immediato, come nel caso di emottisi pericolosa per la vita, i parametri della coagulazione e lo stato emodinamico devono essere ottimizzati prima dell'intervento ed è consigliabile un digiuno di 3-6 ore
- Posizionare un accesso venoso di grosso calibro per la somministrazione di fluidi ed eventuale trasfusione di sangue
Materiali
- Introduttore
- 5Fr 12cm
- 5Fr 45cm
- Filoguida
- Stater del kit
- Filo guida idrofilico 0,035" 180cm (tipo Terumo)
- Catetere selettivo
- Shepherd-Hook
- Simmons 1
- curva più stretta , più adatto ad aorte strette
- Simmons 2
- curva più ambia, più adatto ad aorte larghe
- AL1
- catetere cardiologico
- Cobra
- Sidewinder
- Mikaelsson
- Microcatetere
- Renegade (Boston Scientific)
- Headway 21 (MicroVention Terumo)
- Microsiringa luer-lock in policarbonato da 1mL/3mL
- facilità l'iniezione di soluzione fisiologica o contrasto attraverso il microcatetere
- Filoguida per microcatetere
- Whisper Hi-Torque (Abbott)
- Materiale extra
- Valvola ad Y
- Deflussore per sacca a pressione
- Embolizzante
- Contour 355-550
- Contour 500-710
- Ciotolino e singa non luer da 5mL decicati per l'embolizzante
Esecuzione della procedura
- Disinfezione con Chloraprep
- Anestesia locale con Lidocaina se paziente non in sedazione generale
- Puntura arteria femorale comune
- Filo guida starter
- Controllo radiografico del sito di puntura
- Introduttore 4-5Fr
- breve 12cm
- in alternativa in caso di ostio complesso possibile utilizzare introduttore lungo 45cm per ottenere maggiore stabilità
- se possibile è preferibile un introduttore lungo
- Filo guida idrofilico 0,038" 180cm (tipo Terumo) fino all'arco aortico
- Catetere diagnostico
- AL1
- Cobra
- Simmons 1
- Simmons 2
- Sidewinder
- Mikaelsson
- Shepherd-Hook
- Iniezione manuale di MdC lungo la parete dell'aorta per visualizzare arteria bronchiale
- in assenza di una precedente Angio-TC o in caso di difficoltà ad individuare le arterie bronchiali
- è possibile eseguire un aortogramma flush per identificare i collaterali sistemici bronchiali e non bronchiali
- dovrebbe essere presa in considerazione l’angiografia delle arterie succlavie, nel caso di sanguinamento in sede apicale
- per determinare l’origine di arterie bronchiali ectopicheda arterie toraciche interne o da tronchi tireocervicali
- in assenza di una precedente Angio-TC o in caso di difficoltà ad individuare le arterie bronchiali
- Appoggiare il catetere all'ostio dell'arteria
- Fluorografia diagnostica con iniezione manuale di MdC
- Angiografia a sottrazione per Road-Map
- Filo guida idrofilico in arteria bronchiale selezionata
- Portare catetere con apice all'interno dell'arteria bronchiale
- Collegare il catetere tramite valvola da Y e rubinetto tre-vie a sacca a pressione (soluzione fisiologica lisca) per mantenere in lavaggio
- Microcatetere (tipo Headway / Renegade) con filoguida per microcatetere (tipo Whisper)
- oppure in alternativa PX SLIM Delivery Microcatheter (Penumbra) + Synchro SELECT SUPPORT STRAIGHT 0,014" x 215 cm
- oppure in alternativa Microcatetere (Headway DUO) 167 cm
- Fluorografia diagnostica selettiva dei rami dell'arteria bronchiale selezionati con microcatetere
- valutare l'assenza di circoli collaterali del vaso con arterie anomale
- anastomotiche con i vasi cardiaci
- anastomotiche con arterie del midollo spinale
- arteria spinale anteriore
- si presenta come immagine a livello mediano prossimalmente ai processi spinosi
- il flusso nell'arteria spinale tipicamente sia in direzione craniale che caudale
- fare attenzione alle possibile anastomosi con l'arteria radicolare magna di Adamkiewicz
- tipicamente emerge dalle radicolari di D9-D12 e non dovrebbe interessare direttamente le arterie bronchiali
- arteria spinale anteriore
- valutare l'assenza di circoli collaterali del vaso con arterie anomale
- Roadmap
- Embolizzazione con particelle o spirali o plug vascolari
- Particelle non sferiche di PVA, con un diametro di 355–500 µm (Contour)
- particelle più piccole (< 300 μm) possono occludere il regolare apporto di sangue ai bronchi, all'esofago, ai vasa vasorum dell'arteria polmonare o all'aorta
- aumento del rischio di eccessiva ischemia tissutale e necrosi
- pertanto non possono essere utilizzate nell'embolizzazione delle arterie bronchiali
- inoltre esiste il rischo che particelle di diametro inferiore superino il filtro capillare e possano andare a embolizzare a distanza nel circolo sistemico
- aumento del rischio di eccessiva ischemia tissutale e necrosi
- a causa della loro forma non uniforme, le particelle di PVA possono aggregarsi
- provocano un'embolizzazione prematura prossimale rispetto al target
- potrebbe portare a emottisi ricorrente da collaterali sistemici
- questo rischio può essere ridotto posizionando la punta del microcatetere il più vicino possibile alla sede del sanguinamento
- potrebbe portare a emottisi ricorrente da collaterali sistemici
- provocano un'embolizzazione prematura prossimale rispetto al target
- particelle più piccole (< 300 μm) possono occludere il regolare apporto di sangue ai bronchi, all'esofago, ai vasa vasorum dell'arteria polmonare o all'aorta
- in alternativa, è possibile utilizzare qualsiasi tipo di particella a microsfere calibrate (300–900 μm)
- hanno dimensioni e caratteristiche di penetrazione più uniformi rispetto al PVA
- la loro superficie liscia con rivestimento idrofilo è meno soggetta ad aggregarsi all'interno dei cateteri
- in aggiunta è possibile posizionare piccole quantità di gelatina sotto forma di pezza o impasto denso dopo gli agenti particolati per completare l'embolizzazione
- il suo utilizzo come unico agente non è duraturo e quindi non raccomandato
- quando sono presenti grandi shunt arteriosi o venosi polmonari è possibile prevenire complicazioni ricorrendo a:
- microsfere di tris-acrilico di dimensioni maggiori (700-900 μm)
- l'embolizzazione con spirale
- l'impiego di spirali compromette la possibilità di ripetere un'embolizzazione per emottisi ricorrenti
- la spirale può migrare a valle del vaso
- Particelle non sferiche di PVA, con un diametro di 355–500 µm (Contour)
- Preparare le microsfere in una bacinella apposita
- segnare la bacinella per riconoscerla (per es: immergerci tappo del Contour)
- versare 50mL di MdC orgnaoidato + 50mL di Soluzione Fisiologica (diluizione 1:1) in catetere da 0,021" (2,5 Fr) per fiala intera di Controur 355-550
- oppure in alternativa versare 40mL di MdC orgnaoidato + 25mL di Soluzione Fisiologica in catetere da 0,021" (2,5 Fr) per 2/3 di Controur 355-550
- versare 20mL di MdC orgnaoidato + 20mL di Soluzione Fisiologica (diluizione 1:1) in catetere da 0,021" (2,5 Fr) per mezza fiala di Controur 150-250
- aumentare o meno la diluizione in base alla dimensione del microcatetere
- spargere le microsfere all'interno della bacinella
- segnare la bacinella per riconoscerla (per es: immergerci tappo del Contour)
- Mescolare con siringa da 5mL non luer
- usare una siringa diverse dalle altre presenti sul tavolo
- non luer permette di girare la siringa lungo l'imbocco del microcatetere durante l'iniezione
- Iniettare microparticelle attraverso il microcatetere
- Inserire siringa
- aspirare per rimuovere eventuali microbolle di aria
- iniettare con siringa in orizzontale in modo da non far precipitare le particelle
- ruotare la siringa durante l'iniezione in modo da non far precipitare le particelle
- controllare in floroscopia la progressiva opacizzazione dell'arteria e l'assenza di reflusso
- interrompere l'inizione in caso di reflusso
- Lavare con alcuni mL di fisiologica dopo 1-2 iniezioni
- Ripetere fino alla completa occlusione del vaso
- all'occlusione del vaso si inizia ad osservare rallentamento del flusso durante l'iniezione
- presenza di reflusso
- Nel caso di dubbi sul possibile persistere di sanguinamento è possibile chiudere il vaso distalmente dopo l'embolizzazione con Contour con delle spirali
- Spirali 4 mm x 2 mm tipo (Ruby Coil | Penumbra)
- 2 o 3 spirali brevi impilate
- Spirali 4 mm x 2 mm tipo (Ruby Coil | Penumbra)
- Rimozione del microcatetere
- Fluorografia diagnostica finale da catetere
- documenta la corretta occlusione del vaso
- Portare fuori il catetere
- Rimozione introduttore
- documentare con scopia la corretta posizione dell'introduttore e la presenza di flusso prima di rimuoverlo
- Compressione manuale
- 13-15 min per 5Fr in paziente normotipo
- Medicazione compressiva
Referti prefatti
Consenso informato raccolto in forma scritta e allegato al presente referto.
Con accesso arterioso femorale dx (5Fr) è stato eseguito cateterismo selettivo dell'arteria bronchiale dx che appare ipertrofica; lo studio angiografico condotto da tale livello conferma l'evidenza angio-TC di un circolo patologico rifornito da rami apicali e localizzato in corrispondenza dei noti esiti di pregressa infezione specifica.
Con microcatetere e microguida si esegue cateterismo superselettivo dei rami afferenti a tale circolo patologico e si procede quindi ad embolizzazione degli stessi con miscela di Glubran e Lipiodol 1:3 fino alla devascolarizzazione quasi completa della lesione.
Al successivo controllo post-embolizzazione residua una porzione della lesione iniziale, con dimensione ridotta a meno del 25%, rifornita da un piccolo ramo non cateterizzabile per dimensioni e disposizione, nonostante i ripetuti tentativi. Si sospende pertanto la procedura.
Si esegue emostasi dell'accesso femorale con sistema MynxGrip.
Non si evidenziano complicanze periprocedurali.
Si indica controllo Angio-TC a distanza di 6 mesi, salvo diversa indicazione clinica.
Gestione clinica peri-procedurale
- Spesso i pazienti con sanguinamento delle arterie bronchiali sono affetti da BPCO, la quale rappresenta anche la causa dei circoli bronchiali patologici e dei sanguinamenti, quindi possono presentare una saturazione precaria e possono necessitare di ossigeno
- Nel caso di paziente non compliante possibile eseguire blanda sedazione con pochi mg di midazolam (1-2mg)
- nei pazienti anziani si mantiene bassa la dose (1 mg) per il rischio di arresto repiratorio e di dissociazione
- nel caso di dopo midazolam con stato di dissociazione possibile somministrare 10mg di ketamina (gestione anestesiologica)
Complicanze
- Sindrome post-embolizzazione (dolore, febbre, leucocitosi)
- Dolore al petto
- Disfagia
- Dissezione subintimale o perforazione dell'arteria bronchiale
- Complicazioni del sito di accesso
- Necrosi aortica e bronchiale
- Lesione del nervo frenico
- Infarto polmonare
- Infarto spinale e mielite trasversa
- Ischemia transitoria, ictus, cecità corticale
- Angina/infarto miocardico
- Insufficienza respiratoria e morte
Mortalità
- La mortalità nel ricovero iniziale durante il primo episodio di emottisi varia tra il 4 e il 16%
- La mortalità per tutte le cause di emottisi durante 3 anni di follow-up è del 27%
- La mortalità per tutte le cause di emottisia 5 anni di follow-up è del 22%
Controllo post-procedurale
- Valutare la scomparsa dell'emottisi a seguito della procedura
- al persistere dell'emottisi dopo embolizzazione delle arterie bronchiali è possibile che la causa sia legata a un arteria non bronchiale
- Nei pazienti affetti da malattia polmonare cronica come la fibrosi cistica è possibile che sia necessario ripetere l'embolizzazione ogni 2-3 per la ripresa del sanguinamento da vasi collaterali che rivascolarizzano la regione coinvolta
- le successive vascolarizzazioni presentano un rischio incrementato di embolizzazione di strutte non target
- L'impiego di antifibrinolitici come l'acido tranexamico possono essere utili nella gestione dell'emottisi ricorrente di minore entità
- Quando è impossibile procedere ad un'embolizzazione efficace e il sanguinamento si ripresenta entro 72 ore dopo la procedura si dovrebbe prendere in considerazione un intervento chirurgico d'urgenza
Successo tecnico
- Il successo tecnico è definito come la capacità di cateterizzare ed embolizzare le arterie bronchiali o non bronchiali anomale responsabili del sanguinamento
- le percentuali di successo tecnico variano dal 90 al 100%
Successo clinico
- Il successo clinico è definito come la completa cessazione dell’emorragia o una riduzione significativa dell’emottisi dopo embolizzazione senza richiedere ulteriori interventi
- nel 82-100% si ottiene un successo clinico per almeno 24 ore
- nel 70–92% si ottiene un successo clinico per almeno 30 giorni
Follow-up nel tempo dopo la procedura
Raccolta casi clinici
- Ragazzo 23 anni con fibrosi cistica nota in terapia, non comorbidità o altre terapie, emottisi ingravescente da 6 mesi, non difficoltà respiratorie né sintomi. Lievi aree di GGO al lobo superiore destro. Embolizzazione con Contour 355-550 di arteria bronchiale patologica destra (4mm).
- Uomo di 65 anni affetto da BPCO con lunga storia di forte tabasimo (>50p/y), episodio di grave emottisi con difficoltà respiratorie nella notte, arteria bronchiale con emergenza atipica dall'arteria anonima di destra
- Giovane uomo di 30 anni originario del Pakistan con emottisi in noto quadro di caverna polmonare da TBC, risanguinamento dopo pregressa embolizzazione della stessa caverna.
Bibliografia
- Kettenbach, J., Ittrich, H., Gaubert, J.Y. et al.
CIRSE Standards of Practice on Bronchial Artery Embolisation.
Cardiovasc Intervent Radiol 45, 721–732 (2022).
https://doi.org/10.1007/s00270-022-03127-w - Parrot A, Tavolaro S, Voiriot G, et al.
Management of severe hemoptysis.
Expert Rev Respir Med. 2018;12(10):817-829.
doi:10.1080/17476348.2018.1507737 - The Endovascular Today European Device Guide
- Panda, A., Bhalla, A. S., & Goyal, A. (2017). Bronchial artery embolization in hemoptysis: a systematic review. Diagnostic and interventional radiology (Ankara, Turkey), 23(4), 307–317. https://doi.org/10.5152/dir.2017.16454 ↩︎
- Davidson, K., & Shojaee, S. (2020). Managing Massive Hemoptysis. Chest, 157(1), 77–88. https://doi.org/10.1016/j.chest.2019.07.012 ↩︎
- Kervancioglu, S., Bayram, N., Gelebek Yilmaz, F., Sanli, M., & Sirikci, A. (2015). Radiological findings and outcomes of bronchial artery embolization in cryptogenic hemoptysis. Journal of Korean medical science, 30(5), 591–597. https://doi.org/10.3346/jkms.2015.30.5.591 ↩︎
- Davidson K, Shojaee S. Managing Massive Hemoptysis. Chest. Published online January 2020:77-88. doi:10.1016/j.chest.2019.07.012 ↩︎
- Kettenbach J, Ittrich H, Gaubert JY, Gebauer B, Vos JA. CIRSE Standards of Practice on Bronchial Artery Embolisation. Cardiovasc Intervent Radiol. Published online April 8, 2022:721-732. doi:10.1007/s00270-022-03127-w ↩︎
- Yener Ö, Türkvatan A, Yüce G, Yener A. The normal anatomy and variations of the bronchial arteries: evaluation with multidetector computed tomography. Can Assoc Radiol J. 2015;66(1):44-52. doi:10.1016/j.carj.2014.07.001 ↩︎