Indicazioni
- Dolore all'anca o al bacino, ricerca di:
- Fratture
- Artrosi
- Patologie muscolo-scheletriche
- Trauma, ricerca di:
- Fratture
- Lussazioni
- Corpi estranei
- Sospetta displasia dell'anca, tipicamente in età pediatrica o nei neonati
- Alterazioni infiammatorie
- Sacroileite
- Osteomielite
- Tumori, specie ossei
- Patologie degenerative:
- Coxartrosi
- altre alterazioni articolari
Esecuzione
Preparazione del paziente
- Rimuovere oggetti metallici: Assicurarsi che il paziente abbia rimosso tutti gli oggetti metallici dall'area (cinture, bottoni, gioielli) per evitare artefatti.
- Indumenti adeguati: Il paziente dovrebbe indossare un camice ospedaliero privo di metallo.
- Escludere la gravidanza: Per le donne in età fertile, confermare l'assenza di gravidanza.
Posizionamento del paziente
- Decubito supino:
- Il paziente è steso sulla schiena con le gambe estese e i piedi leggermente ruotati internamente (circa 15°-20°), a meno che non ci sia una controindicazione come un trauma acuto.
- Questo posizionamento allinea il collo femorale parallelamente al piano del rilevatore.
- Allineamento:
- Centrare il paziente sul piano del rilevatore.
- La linea mediana del bacino deve essere allineata al centro del detettore.
- Stabilizzazione:
- Evitare rotazioni laterali del bacino; i cresti iliache devono essere simmetriche.
Parametri tecnici
- Centratura:
- Il fascio centrale dovrebbe essere diretto alla sinfisi pubica.
- Usare un fascio perpendicolare al detettore per ridurre le distorsioni.
- Collimazione:
- Includere entrambe le creste iliache superiori e i terzi prossimali dei femori inferiormente.
- Fattori di esposizione:
- kVp: 70-80 per ottenere un buon contrasto osseo.
- mAs: Regolato in base alla costituzione del paziente.
Reperti
Reperti generali
Struttura | Reperto da Valutare | Descrizione/Segni Radiologici |
---|---|---|
Articolazione coxofemorale | Spazio articolare | Riduzione asimmetrica o concentrica; segno di degenerazione cartilaginea. |
Sclerosi subcondrale | Aumento della densità ossea subito sotto la cartilagine, indice di carico articolare aumentato. | |
Osteofiti | Escrescenze ossee marginali a livello dell’acetabolo e della testa del femore. | |
Geodi subcondrali | Cisti subcondrali rotondeggianti, di solito nell’acetabolo o testa femorale. | |
Deformità della testa del femore | Appiattimento o alterazioni della forma della testa femorale. | |
Disallineamento | Sublussazione o dislocazione della testa del femore rispetto all'acetabolo. | |
Acetabolo | Margini acetabolari | Presenza di osteofiti o irregolarità dei bordi, soprattutto nei casi di artrosi. |
Orientamento | Retroversione o anteroversione, visibili come irregolarità nell'angolo acetabolare. | |
Osso iliaco | Sclerosi periarticolare | Aumento della densità ossea intorno al margine acetabolare; spesso associata a artrosi avanzata. |
Fratture | Eventuali linee di frattura, irregolarità corticali o dislocazioni. | |
Sinfisi pubica | Ampiezza dello spazio della sinfisi pubica | Aumento dello spazio (diastasi) o sclerosi dei margini, indicativa di patologie infiammatorie o traumatiche. |
Sacroiliache | Spazio articolare | Riduzione o irregolarità dello spazio articolare, segno di spondiloartrite anchilosante o altre artriti infiammatorie. |
Sclerosi e osteofiti | Aumento della densità ossea periarticolare, spesso in artrosi o infiammazioni croniche. | |
Colonna lombare inferiore | Disallineamento | Spondilolistesi o scoliosi a livello L5-S1, che può alterare la distribuzione del carico sul bacino. |
Trocantere maggiore | Calcificazioni trocanteriche | Calcificazioni visibili nella regione trocanterica, spesso indicative di tendinopatia calcifica. |
Muscolatura e tessuti molli | Calcificazioni nei tessuti molli | Calcificazioni o ossificazioni, che possono indicare entesopatie o altre condizioni croniche. |
Distensione o opacità anormale | Possibili segni di ematoma, infezioni o altre lesioni a carico dei tessuti molli. |
Reperti periprotesici
Struttura/Componente | Elemento da Valutare | Descrizione/Segni Radiologici |
---|---|---|
Coppa acetabolare | Posizione e orientamento | Angolo di inclinazione tra 35°-50° e antiversione tra 15°-20°; deviazioni possono suggerire malposizionamento. |
Fissazione | Valutare presenza di linee radiolucenti (>2 mm) tra osso e impianto, segno di mobilizzazione o perdita di fissazione. | |
Osteolisi | Areole radiotrasparenti periprotesiche indicano osteolisi, che può suggerire usura o mobilizzazione. | |
Stelo femorale | Allineamento | Allineamento centrale nello spazio midollare; varo o valgo possono indicare malposizionamento. |
Fissazione | Assenza di linee radiolucenti lungo il contatto osso-stelo; spazi radiolucenti >2 mm possono indicare mobilizzazione. | |
Integrazione ossea | Aspetto di densificazione ossea intorno allo stelo nei tipi di fissazione press-fit. | |
Testa femorale protesica | Posizionamento | Testa centrata nella coppa acetabolare senza sublussazioni; deviazioni possono suggerire dislocazione o malposizionamento. |
Integrità del materiale | Valutare per usura o fratture del materiale, in particolare nei componenti in ceramica o polietilene. | |
Tessuto osseo periprotesico | Osteolisi | Zone radiotrasparenti nelle aree Gruen (per lo stelo) o DeLee e Charnley (per la coppa), indicativi di osteolisi periprotesica. |
Reazione periostale | Apposizione ossea reattiva può suggerire infezione o infiammazione. | |
Linea di inserzione | Linee radiolucenti | Linee sottili <2 mm possono essere normali; linee >2 mm o espansive indicano possibile allentamento. |
Marcatori chirurgici | Posizione dei marcatori | Marcatori in sede corretta; la migrazione può indicare problemi di fissazione o mobilizzazione. |
Tessuti molli | Calcificazioni periarticolari | Calcificazioni eterotopiche possono essere segno di risposta infiammatoria post-chirurgica o infezione. |
Distensione dei tessuti molli | Distensione anormale può indicare ematoma, sieroma o infezione. | |
Altre strutture articolari | Allineamento complessivo | Valutare la lunghezza degli arti per escludere discrepanze e la simmetria dell'anca controlaterale (se presente). |
Refertazione
- Quesito diagnostico: "________________".
- Setting
- Esame di DEA
Esame di DEA mirato al quesito diagnostico "________________".
- Esame di DEA
- Reperti:
- Fratture?
Non lesioni ossee focali di natura traumatica recente.
Non alterazioni osteostrutturali di significato recente. - Pregresse fratture?
Esiti di pregressa frattura consolidata a livello del terzo medio della diafisi femorale. - Lussazioni?
Rapporti articolari conservati. - Articolazione sacro-iliaca?
Sincondrosi sacro-iliache simmetriche. - Sinfisi pubica
Sclerosi delle superfici articolari alla sinfisi pubica. - Calcificazioni dei tessuti molli?
Piccole calcificazioni dei tessuti molli in prossimità del tetto acetabolare di destra.
Calcificazioni eterotopiche a livello dei tessuti molli periprotesici. - Protesi ortopediche?
Esiti di intervento chirurgico con protesi totale d'anca bilaterale. La posizione degli elementi protesiti appare congrua. - Clip chirurgiche
Graffette metalliche di sutura cutanea nella sede di accesso chirurgico. - Mobilizzazione degli elementi protesici?
- Entesopatia?
Entesopatia inserzionale a livello del grande trocantere a destra.
Focali irregolarità del profilo osseo corticale delle ali iliache e delle branche ischio-pubiche su base entesopatica.
- Fratture?
Referti prefatti
Negativo generico
Non alterazioni osteostrutturali di significato recente.
Rapporti articolari conservati.
Regolare Protesi Totale di Anca (PTA)
Presenza di PTA a sinistra con regolare integrità e rapporti delle componenti protesiche senza apparenti segni di mobilizzazione.
Anatomia
Classificazione dell’osteoartrite di Kellgren-Lawrence
Grado | Descrizione | Caratteristiche radiologiche |
---|---|---|
0 | Normale | Normale |
1 | Dubbio | Leggero restringimento dello spazio articolare e possibile formazione di labbro osteofitico |
2 | Lieve | Osteofiti definiti e possibile restringimento dello spazio articolare |
3 | Moderato | Osteofiti multipli moderati, restringimento evidente dello spazio articolare, lieve sclerosi e possibile deformità delle estremità ossee |
4 | Grave | Grandi osteofiti, marcato restringimento dello spazio articolare, sclerosi severa e deformità evidente delle estremità ossee |
Raccolta di immagini
Fratture pelviche da compressione anteroposteriore
Frattura a libro aperto
Quando la diastasi della sinfisi pubica è >2,5 cm anche i legamenti sacroiliaci anteriori sono solitamente lesi.
Case courtesy of Leonardo Lustosa, Radiopaedia.org. From the case rID: 99312
Frattura a libro aperto
Quando la diastasi della sinfisi pubica è >2,5 cm anche i legamenti sacroiliaci anteriori sono solitamente lesi.
Case courtesy of Leonardo Lustosa, Radiopaedia.org. From the case rID: 98697
Protrusione acetabolare
La protrusione acetabolare si divide in primaria e secondaria, dove la forma primaria è caratterizzata da una protrusione progressiva nelle donne di mezza età eventualmente associata all'osteoartrite e con possibile componente familiare, mentre la secondaria si associa a: Malattia di Paget, artropatia psoriasica, artrite reumatoide, spondilite anchilosante, osteomalacia/rachitismo, osteogenesi imperfetta, Sindrome di Marfan, trauma, iatrogena (emiartroplastica dell'anca), emofilia (in artropatia avanzata).
Case courtesy of Mokeem Naim Nusir, Radiopaedia.org. From the case rID: 198318