Agobiopsia ecoguidata testa-collo

Categories
Biopsia Procedura interventistica Radiologia interventistica


Codice Descrizione esame
60002 BIOPSIA (AGOBIOPSIA) DI GHIANDOLA O DOTTO SALIVARE
7012 AGOBIOPSIA ECOGUID. TESSUTI SUPERFICIALI

 

L'agoaspirato (FNAC - Fine Needle Aspiration Cytology) per la diagnosi citologica delle patologie delle ghiandoli salivari è una procedura caratterizzata da elevata sensibilità e specificità, rispettivamente 81% e 99%.


Indicazioni


Indicazioni all'agobiopsia secondo le Linee Guida della Società di Radiologia Interventistica (SIR):

  1. Stabilire la natura benigna o maligna di una lesione.
  2. Ottenere materiale per l'analisi microbiologica in pazienti con infezioni conosciute o sospette.
  3. Stadiazione della malattia in pazienti con neoplasie conosciute o sospette quando si sospetta diffusione locale o metastasi a distanza.
  4. Identificare una malattia maligna residua o recidiva dopo l'inizio della terapia.
  5. Determinare la natura e l'estensione di alcune malattie parenchimali diffuse (come cirrosi epatica, rigetto di trapianto renale, malattia renale medica).
  6. Ottenere tessuto per l'analisi dei biomarcatori, delle proteine o del genotipo al fine di guidare successivamente la terapia.
  7. Determinare la cellula di origine primaria in un paziente con malattia metastatica e una neoplasia primaria sconosciuta.
Sheth, Rahul A., Mark O. Baerlocher, Bairbre L. Connolly, Sean R. Dariushnia, Paul B. Shyn, Seth Vatsky, Alda L. Tam, and Sanjay Gupta. ‘Society of Interventional Radiology Quality Improvement Standards on Percutaneous Needle Biopsy in Adult and Pediatric Patients’. Journal of Vascular and Interventional Radiology 31, no. 11 (1 November 2020): 1840–48. https://doi.org/10.1016/j.jvir.2020.07.012.

Tumori benigni delle ghiandole salivari

Tumori maligni delle ghiandole salivari

  • Carcinoma mucoepidermoide
  • Carcinoma adenoidocistico (cilindroma)
  • Carcinoma epimioepiteliale
  • Adenocarcinoma a cellule basali
  • Carcinoma oncocitario
  • Carcinoma dotti salivari
  • Carcinoma a cellule chiare ialinizzate
  • Mioepitelioma maligno
  • Cistoadenocarcinoma
  • Linfomi non Hodgkin a grandi cellule B

Controindicazioni

Controindicazioni all’agobiopsia secondo le Linee Guida della Società di Radiologia Interventistica (SIR):

Controindicazioni Assolute

  1. Rifiuto del paziente e/o incapacità di ottenere il consenso informato.
  2. Incapacità del paziente di collaborare o di assumere la posizione necessaria per la procedura.
  3. Assenza di un percorso sicuro fino alla lesione.

Controindicazioni Relative:

  1. Coagulopatia significativa che non può essere adeguatamente corretta.
  2. Grave compromissione della funzione cardiopolmonare o instabilità emodinamica.
  3. Estrema cautela in una paziente in gravidanza quando l'orientamento tramite imaging coinvolge radiazioni ionizzanti.
Sheth, Rahul A., Mark O. Baerlocher, Bairbre L. Connolly, Sean R. Dariushnia, Paul B. Shyn, Seth Vatsky, Alda L. Tam, and Sanjay Gupta. ‘Society of Interventional Radiology Quality Improvement Standards on Percutaneous Needle Biopsy in Adult and Pediatric Patients’. Journal of Vascular and Interventional Radiology 31, no. 11 (1 November 2020): 1840–48. https://doi.org/10.1016/j.jvir.2020.07.012.

Esecuzione della procedura

Nel caso di una formazione di nuovo riscontro di cui si sospetta un'eziologia oncologica di pertinenza del distretto testa collo, poiché in queste lesioni la tearapia è tipicamente chirurgica, è sufficiente la diagnosi citologica che confermi la presenza di cellule neoplastiche, di conseguenza si procede con una procedura di agoaspirato.

Nel caso in cui il sospetto diagnostico sia invece una lesione ematolinfoproliferativa oppure una localizzazione secondaria da tumori che prevodono una terapia mirata (per es. adenocarcinoma del polmone) si esegue agobiopsia con ago tru-cut, tipicamente 18G, al fine di acquisire più materiale e permettere un eventuale profiling.

AGOASPIRATO

Nell'agoaspirato con ago da 22G solitamente non si esegue anestesia locale poiché la procedura provoca una sensazione di fastidio sopportabile.

  • Valutazione ecografica lesione target
    • ecogenicità
      • solido
      • cistico
    • dimensione
    • localizzazione
      • intra-ghiandolare
      • peri-ghiandolare (linfonodo)
    • ecocolordoppler (vascolarizzazione)
    • calcoli intraparenchimali?
  • Valutazione del percorso di approccio
    • approcciare in modo da campionare sull’asse lungo
    • nel caso di diffuse aree necrotiche usare come target l’area più vascolarizzata poiché rappresentativa di un tessuto più vitale
    • evitare assi vascolari interposti
  • Segno con marker cutaneo sulla sede di puntura individuata
  • Disinfezione con clorexidina su garza
  • Montare ago nero 22G-32mm su siringa luer-lock da 20mL fissata su supporto per agoaspirato
  • Approcciare il margine della lesione con la punta dell'ago
  • Entrare nella lesione con la punta dell'ago e morcellare il tessuto mentre si tiene in aspirazione
  • Il patologo, o un collaboratore, osserva la siringa in aspirazione e segnala quando si è aspirato abbastanza materiale
  • Si rilascia l'aspirazione fintanto che si è ancora con la punta dell'ago nella lesione
  • Si esce con l'ago non in aspirazione
  • Si consegna la siringa al patologo che provvederà al citologico estemporaneo (ROSE)
  • Se il materiale è idoeno si termina la procedura
    • nel caso in cui l'aspirato risulta idoneo ma è neccessario più materiale il patologo potrà richiedere un secondo prelievo di arricchimento
  • Medicazione semplice
  • Controllo ecografico post-procedurale
  • Referto

Refertazione

Referti prefatti

ECOGRAFIA GHIANDOLE SALIVARI | PROCEDURA NON ESEGUITA E RIMANDATA A COMPLETAMENTO DIAGNOSTICO CON RM PER SOSPETTO DI LESIONE VASCOLARE
Data le sede intraparotidea destra della lesione precedentemente segnalata all'ecografia, anche all'esame odierno evidenza di "tessuto" ipoecogeno a margini lobulati esteso per almeno 4 cm (in quota molto minore, presente anche a sinistra); quanto al reperto clinico-ecografico (tumefazione morbida e comprimibile, con apparente riduzione di volume dopo tale manovra), però, più che l'indicazione a un immediato accertamento mediante prelievo tissutale, ragionevole tentare un completamento diagnostico non invasivo con studio RM senza ed eventualmente con mdc e.v., (per valutare, quelle prima ipotesi, una lesione vascolare).
Esame prenotato presso il nostro Istituto in data __/__ p.v. alle ore __:__, con richiesta dello Specialista (Odontoiatra / ORL) inviante.
ECOGRAFIA GHIANDOLE SALIVARI
AGOBIOPSIA ECOGUID.TESSUTI SUPERFICIALI
A sinistra si osservano esiti di parotidectomia "subtotale", con evidenza di un piccolo linfonodo iperplasico ovalare di 8 mm.
Lungo il margine postero-inferiore della ghiandola parotide dx si apprezza invece una voluminosa formazione nodulare solida ipoecogena disomogenea, ovalare, del diametro massimo longitudinale di circa 3.5 cm; nella necessità di tipizzare la lesione per un corretto approccio terapeutico, d'accordo con lo Specialista ORL Inviante si procede pertanto al suo agoaspirato ecoguidato; il materiale prelevato viene inviato all'esame citologico, il cui esito sarà disponibile al più presto.
ECOGRAFIA TESSUTI SUPERFICIALI
Tumefazione indicata dalla Paziente in regione dorsale inferiore dx sottesa da una lesione nodulare solida ipoecogena ovalare del diametro massimo di 3.3 cm (spessore massimo circa 1.5 cm), indovata tra sottocute e piano costale; non potendone tipizzare la natura con metodica di immagini non invasiva, effettuato un agoaspirato ecoguidato; materiale prelevato inviato all'esame citologico, con esito disponibile il più presto.
AGOBIOPSIA ECOGUID.TESSUTI SUPERFICIALI
Sotto guida ecografica è stato effettuato l'agoaspirato della piccola nodularità già nota in sede sottoangolo-mandibolare sinistra, ovalare, del diametro massimo longitudinale di quasi 2 cm; il materiale prelevato (in parte colliquato) è stato inviato all'esame citologico, il cui esito sarà disponibile al più presto.
Anche al controllo odierno aspetto solo iperplasico dei noti linfonodi sottomandibolari/latero-cervicali superiori bilaterali, i primi con diametro massimo prossimo al centimetro, quelli jugo-digastrici principali allungati, con diametro massimo anche poco superiore a 2.5 cm, ma sezione nettamente inferiore (circa 1 cm) e banda iperecogena ilare conservata.
Salvo nuovi eventi clinici, pertanto, non ravvisabili indicazioni a un accertamento citologico su agoaspirato, né, ragionevolmente (in considerazione dell'anamnesi) a controlli ecografici seriati.
ECOGRAFIA TESSUTI SUPERFICIALI
Esaminata la documentazione del Paziente ed effettuata una rivalutazione ecografica.
Contemplando, tra le ipotesi a probabilità relativamente alta, quella di una cisti branchiale destra, si contattano gli specialisti ORL invianti per ridiscutere l'indicazione al citoaspirato; tale consulto interdisciplinare orienta per una indicazione elettiva alla resezione chirurgica.
Si soprassiede pertanto al suddetto agoaspirato precedentemente prospettato.
AGOBIOPSIA ECOGUID. TESSUTI SUPERFICIALI
Sotto guida ecografica è stato eseguito l'agoaspirato della formazione nodulare già nota sul versante profondo del margine postero-laterale della ghiandola parotide destra, ovalare, del diametro massimo di circa 2.5 cm.
Il materiale prelevato è stato inviato all'esame citologico, il cui esito sarà disponibile al più presto.
Il controllo ecografico al termine della procedura non ha evidenziato complicanze immediate.
AGOBIOPSIA ECOGUID. TESSUTI SUPERFICIALI
Sotto guida ecografica è stato eseguito l'agoaspirato del sospetto linfonodo latero-cervicale superiore sinistro descritto in occasione dell'ultima RM allegata eseguita in altra sede il __ maggio u.s., di diametro massimo prossimo al centimetro; il materiale prelevato è stato inviato all'esame citologico, il cui esito sarà disponibile al più presto.
Il controllo ecografico al termine della procedura non ha evidenziato complicanze immediate.
AGOBIOPSIA ECOGUID. TESSUTI SUPERFICIALI
Sotto guida ecografica è stato eseguito l'agoaspirato della formazione nodulare di aspetto cistico in corrispondenza del margine postero-caudale della ghiandola parotide destra, del diametro massimo di 2 cm.
Il fluido prelevato è stato inviato all'esame citologico, il cui esito sarà disponibile al più presto.
Il controllo ecografico al termine della procedura non ha evidenziato complicanze immediate.
In sede latero-cervicale dx, lateralmente al muscolo sternocleidomastoideo e contiguo al polo inferiore della parotide omolaterale, si conferma la presenza di una formazione espansiva delle dimensioni di 50 x 35 x 15 mm, tenuemente ipoecogena e lievemente iperdensa all'esame TC.
La suddetta formazione sotto guida ecografica è stata sottoposta all'agoaspirato con prelive di circa 5 ml di fluido lattescente.
Il materiale prelevato è stato inviato all'esame citologico, il cui esito sarà disponibile al più presto.
Il controllo ecografico al termine della procedura non ha evidenziato complicanze immediate.
ECOGRAFIA TESSUTI SUPERFICIALI
All'esame ecografico odierno non linfonodi latero-cervicali con caratteri ecografici "sospetti", neppure quello più agevolmente palpabile in quanto superficializzato dalla biforcazione carotidea destra, ma anch'esso ovalare (diametro massimo circa 1.5 cm, ma spessore massimo circa 0.5 cm) e con ecostruttura conservata, come nelle iperplasie croniche.
Non ravvisabili pertanto indicazioni a un approfondimento diagnostico mediante esame citologico su agoaspirato.

Controllo post-procedurale


Complicazioni


Bibliografia

  • Albera R, Rossi G. Otorinolaringoiatria. 3. ed. Torino: Minerva medica; 2013.

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