Indicazioni

Le indicazioni CIRSE per la crioablazione renale includono:

  1. TUMORI RENALI DI PICCOLE DIMENSIONI: Generalmente, è indicata per tumori di dimensioni INFERIORI A 4 CM (T1A).
  2. PAZIENTI AD ALTO RISCHIO CHIRURGICO: Pazienti che non sono candidati ideali per la chirurgia a causa di condizioni di salute complesse o preesistenti.
  3. Preservazione della FUNZIONE RENALE: Particolarmente utile in PAZIENTI MONORENE o con MALATTIA RENALE CRONICA, dove la preservazione del tessuto renale è cruciale.
  4. RICORRENZA DI TUMORE DOPO CHIRURGIA: In alcuni casi, viene utilizzata per trattare recidive locali dopo nefrectomia parziale.
  5. PREFERENZA DEL PAZIENTE: In alcuni casi, i pazienti potrebbero preferire opzioni di trattamento meno invasive.

Procedura

  1. Preparazione del Paziente: Viene eseguita una valutazione pre-procedurale che include la valutazione dell'idoneità del paziente e la pianificazione dell'intervento attraverso l'imaging radiologico.
  2. Accesso Percutaneo: Sotto guida di immagini (generalmente ecografia o TC), viene inserita una sonda percutanea nel tumore renale.
  3. Crioablazione: La sonda utilizza gas refrigerante per congelare il tessuto tumorale, creando una zona di necrosi (morte cellulare).
  4. Monitoraggio dell'Ablazione: Durante la procedura, l'immagine radiologica è usata per assicurare che l'intero tumore sia trattato.
  5. Fase di Scongelamento: Dopo l'ablazione, il tessuto viene lentamente riscaldato per evitare danni ai tessuti circostanti.
  6. Valutazione Post-Procedurale: Vengono effettuate immagini post-procedura per valutare l'efficacia del trattamento e monitorare eventuali complicanze.
  7. Follow-Up: Il follow-up a lungo termine è necessario per monitorare la ricorrenza del tumore e valutare la funzione renale.

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