Drenaggio raccolta tessuti molli

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Drenaggio Procedura interventistica Radiologia interventistica

Il drenaggio percutaneo è frequentemente l'approccio meno invasivo, più sicuro ed efficace per drenare raccolte fluide che si sono accumulate in modo anomalo nei tessuti e spesso permette di evitare drenaggi chirurgici più lunghi e invasivi con tassi di complicanze più elevati.


Indicazioni

  • Diagnosi di certezza sulla natura del fluido presente nella raccolta
  • Alleviare con il drenaggio i sintomi derivanti dalla raccolta/ascesso
  • Stabilizzare il quadro clinico del paziente per garantire maggiore sicurezza nell'esecuzione di successive procedure e per migliorarne l'outcome

Controindicazioni

  • Non esistono controindicazioni assolute
  • Le controindicazioni relative per includono:
    • Coagulopatia significativa che non può essere adeguatamente corretta
    • Funzione cardiopolmonare gravemente compromessa o instabilità emodinamica
    • Mancanza di un percorso per raggiungere l'ascesso o la raccolta di liquidi
    • Incapacità del paziente di collaborare o di essere posizionato per la procedura

Preparazione alla procedura

Preparazione del Pazente

  • Interrompere anticoagulanti e antiaggreganti con congruo anticipo
  • Digiuno da 6-8 ore
  • Essere accompagnati in ospedale da parente o amico nel caso di procedura ambulatoriale

Valutazione pre-procedurali

  • Valutare piastrine, PT/INR, aPTT, eGFR
  • Visionare TC che dimostra la sede della raccolta

Esecuzione della procedura

  1. Valutazione ecografica della raccoltà
    1. dimensioni
    2. ecogenicità
    3. rapporti anatomici
    4. segnale ECD
  2. Accurata disinfezione cutanea (Chloraprep)
  3. Accesso con agocanula da 14G
  4. Rimozione dell'ago con mantenimento della canula in sede
    • non toccare l'agocanula durante la rimozione
    • dopo aver rimosso l'ago la canula diventa isoecogena e non può più essere visualizzata in ecografia e da qui in poi può essere visualizzata solo indirettamente muovendo leggermente l'ago
  5. Drenare alcuni mL della raccolta
  6. Deposito del materiale raccolto in una beuta serile per coltura
    • Fare attenzione nel aprire la beuta a non toccare i bordi
    • Se il materiale raccolto è poco recuperare il materiale presente nella canula iniettando fisiologica sterile (Bianco 16G)
  7. Aspirare quanto più materiale possibile per svuotare la raccolta
  8. Controllo ecografico dopo procedura
  9. Inviare beute al laboratorio
  10. Referto

Refertazione


Controllo post-procedura

Il paziente avverte un sollievo praticamente immediato a seguito del drenaggio; nel caso di febbre elevata e brividi, il drenaggio del pus tramite drenaggio esterno comporta un rapido miglioramento delle condizioni cliniche.


Complicazioni

Il drenaggio imaging guidato di raccolte/ascessi è una procedura sicura con un tasso molto basso di complicanze.

Le complicazioni, possono includere:

  • lesioni di strutture prossimali alla raccolta
  • emoraggia
  • diffusione di infezioni batteriche nel sangue con conseguente setticemia e raramente shock settico

Manutenzione del catetere di drenaggio

  • Secondo diversi autori i cateteri di drenaggio dovrebbero essere lavati ogni giorno con 5-10 ml di soluzione fisiologia per mantenere la pervietà del catetere
    • il fluido drenato è spesso altamente viscoso e può portare a ostruzione del catetere

Rimozione del catetere di drenaggio

  • La rimozione del catetere può essere presa in considerazione quando
    • al controllo imaging si osserva la risoluzione completa o una riduzione significativa della raccolta (o della sua componente liquida drenabile)
    • con miglioramento clinico del paziente
      • sintomi
      • eventuali indici di flogosi (PCR)
    • e/o quando il catetere drena <10mL/die per diversi giorni

Bibliografia


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