Gestione della ferita chirurgica
- Una ferita chirurgica richiede solitamente 10-14 giorni per la guarigione
- Guarigione per prima intenzione
- corretta guarigione di una ferita chirurgica dove è stata ottenuta una buona giustapposizione dei lembi
- guarigione rapida
- cicatrice poco visibile
- Deiscenza
- riapertura spontanea di una ferita precedentemente suturata
- complicanza post-operatoria
- Guarigione per seconda intenzione
- guarigione di una ferita aperta, più o meno associata a perdita di sostanza
- guarigione più lenta, il tessuto mancante deve essere rimpiazzato
- cicatrice più evidente e di morfologia variabile
- Guarigione per terza intenzione
- ferita chirurgica inizialmente suturata che a seguito di complicanze infettive viene riaperta, detersa e liberata dai residui organici e necrotici e risuturata.
Medicazione
La medicazione è una tecnica volta a curare e proteggere una ferita dal rischio di infezione al fine di ottenere un progressivo e completo ripristino della cute.
Fasi di guarigione di una ferita
La guarigione di una ferita avviene attraverso tre fasi:
- la fase infiammatoria
- sanguinamento nella sede della ferita
- vasocostrizione momentanea (5-15 min) dovuta al rilascio di trombossano e prostaglandine dalle cellulle danneggiate
- distribuzione di piastrine nella sede della ferita
- interazione delle piastrine con il collagene
- attivazione delle piastrine con rilascio di citochine e fattori di crescita: serotonina, prostaglandine, prostacicline, bradichinine, trombossano, istamina
- vasodilatazio e aumento della permeabilità capillare → edema
- proliferazione cellulare e migrazione dei leucociti in sede di ferita (dopo 1 ora)
- attivazione delle piastrine con rilascio di citochine e fattori di crescita: serotonina, prostaglandine, prostacicline, bradichinine, trombossano, istamina
- proliferazione di polimorfonucleati (PMN) (prime 48 ore | 1°-2° giornata)
- lisi e sostituzione del coagulo con tessuto di granulazione (48-72 ore | 2°-3° giornata)
- i macrofagi fagocitano i debris cellulari dei polimorfonucleati e rilasciano fattori di crescita e citochine che promuovono la neonagiogenesi, la formazione di matrice extra-cellulare (ECM) e la riepitelizzazione
- la fase proliferativa
- formazione del tessuto di granulazione
- il tessuto di granulazione è l'insieme di vasi sanguigni, fibroblasti, cellule infiammatorie e matrice extra-cellulare provvisoria che compone una ferita aperta
- diffusa neoangiogenesi nella regione della ferita
- migrazione di fibroblasti e deposito di collagene provvisorio di tipo III (2°-5° giornata)
- differenziazione dei fibroblasti in miofibroblasti e contrattura della ferita (5°-15° giornata)
- durante la contrattura la ferita perde il 40-80% del proprio volume
- mirazione di cellule epiteliali sopra il tessuto di granulazione ed epitelizzazione della ferita
- qualunque fattore che interferisce con questo processo (infezione, traumi) determina il rallentamento della guarigione
- formazione del tessuto di granulazione
- la fase maturativa
- completamento della deposizione di collagene
- segue una progressiva sostituzione del collagene provvisorio di tipo III con collagene di tipo I, più resitente e allineato con le linee di tensione del tessuto
- la quantità del collagene depositato è correlata con quantità di tessuto di granulazione
- una guarigione per seconda intenzione produce più tessuto di granulazione ed esita in una cicatrice più importante
- in una guarigione per prima intenzione la quantità di tessuto di granulazione è minima e idealemente esita con una cicatrice minima
- in alcuni casi si verifica una deposizione aberrante di collagene nei 12 mesi sucessivi alla ferita con la formazione di un'ipertrofia cicatriziale e successivamente di un cheloide
- diminuzione della vascolarizzazione superficiale → cicatrice più pallida
- apoptosi dei vasi sanguigni
- completamento della deposizione di collagene
Complicazioni di guarigione
- Ipertrofia
- la cicatrice si presenta come un cordone duro, rilevato, arrossato e dolente
- non si modifica nel tempo
- richiede un intervento di escissione e ricostruzione mediante sutura
- Ipotrofia
- la cicatrice si presenta depressa, pallida, facilmente ulcerabile e sanguinante
- secondaria a condizioni di deprivazione dell'organismo
- non può essere trattata chirurgicamente, richiede correzione delle carenze sistemiche
- Cheloide
- cicatrice deturpante che si presenta estremamente accentuata ed espansiva rispetto ai margini
- eziologia sconosciuta con possibile componente familare
- sono più intressati soggetti giovani di sesso feminile ed etnia afroamericana
- più frequente in cicatrice prossime alla base del collo o a salienze ossee (regione sternale) e nelle guarigioni per seconda intenzione
Bibliografia
- Henry, M. M., & Thompson, J. N.
Clinical Surgery (3rd Edition): Chapter 8. Wound healing and management
Elsevier Health Sciences
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