Complicanze mammarie periprotesiche

ChirurgiaMammellaSenologia

  • le COMPLICANZE PERI-PROTESICHE si dividono in
    • PRECOCI
      • sieroma
      • infezione
      • ematoma
    • TARDIVE
      • rottura dell’involucro
      • contrattura capsulare
      • trasudazione
      • dislocamento
      • erniazione
  • Costituiscono INDAGINI DI PRIMO LIVELLO
    • MAMMOGRAFIA
      • La mammografia permette di evidenziare irregolarità del profilo protesico
      • individuare calcificazioni della capsula protesica
      • microcalcificazioni sospette per recidiva
      • da eseguirsi in donne >40 anni
      • nelle mammelle di piccola taglia è fortemente limitata dalla protesi additiva
        • maschera gran parte del parenchima
        • non è indicata negli interventi ricostruttivi post-mastectomia
    • ECOGRAFIA
      • si può eseguire in donne di tutte le età
      • permette di visualizzare
        • l’involucro protesico
        • il contenuto protesico
        • la capsula fibrosa periprotesica
        • i rapporti anatomici
      • Individua alterazioni dello spazio intracapsulare
      • Caratterizza alterazioni strutturali
        • dei tessuti mammari periprotesici (spazio extra-capsulare)
        • del cavo ascellare
      • NORMALI ASPETTI ECOGRAFICI dell’involucro protesico sono costituiti
        • dall’immagine a binario
        • dalla presenza di minime pliche
        • dall’artefatto da riflesso
        • da minimo versamento anecogeno sieroso in una plica
      • Gli ASPETTI ECOGRAFICI PATOLOGICI PERIPROTESICI sono rappresentati da:
        • EDEMA
          • con fine e diffusa ipoecogenicità tessutale
        • VERSAMENTO IPOECOGENO
          • da sospetta rottura
            • Segno dei gradini della scala
              • da sospetta rottura e collasso
              • analogo del Segno delle linguine in RM
        • SIEROMA
          • con raccolta anecogena
        • EMATOMA
          • con raccolta complessa di echi multipli lineari
        • ASCESSO
          • con diffusa disomogeneità strutturale tissutale
          • associato a versamento intracapsulare ipoecogeno
            • con vascolarizzazione periferica
        • SILICONOMI
          • artefatti iperecogeni a tempesta di neve
            • per sospetta rottura extracapsulare
            • riscontrabili
              • sia in sede periprotesica
              • che linfonodale
  • Mentre rappresenta un esame di secondo livello
    • la RISONANZA MAGNETICA

  • Quindi le PERFORMANCE DIAGNOSTICHE DELL’ECOGRAFIA si possono riassumere come segue:
    • in donne asintomatiche
      • in assenza di segni ecografici sospetti un elevato VPN pari al 91%
      • in presenza di segni sospetti il VPP è risultato del 79,7%
        • con possibili falsi positivi
      • in presenza di sintomi clinici e segni ecografici il VPP incrementa al 94%
      • in assenza di segni ecografici le rotture occulte sono stimate al 16% (falsi negativi)
  • In presenza di sintomi con ecografia negativa
    • è necessaria la RM per conferma diagnostica
  • Quindi, in aggiunta alla visita clinica specialistica,
    • l’ecografia è un adeguato strumento per lo SCREENING DELLE ROTTURE PROTESICHE
  • I LIMITI DELL’ECOGRAFIA sono costituiti
    • dal campo di vista limitato dalla larghezza della sonda
    • dal limite di esplorabilità delle regioni profonde
      • parete toracica
      • profilo posteriore-base della protesi
      • specialmente per ELEVATI VOLUMI PROTESICI
      • taglia della MAMMELLA MEDIO-GRANDE
    • l’ecografia non distingue i segni minimi o indiretti di rottura protesica da alterazioni tardive dell’involucro
      • contratture
      • pliche complesse
      • scollamento
      • versamenti iso-ipoecogeni corpuscolati o densi

  • I VANTAGGI DELLA RM come metodica di II livello sono:
    • PANORAMICITÀ
      • consente lo studio dell’intera regione anatomica mammaria e toracica
    • MULTIPLANARIETÀ
      • visualizzazione delle strutture
        • nei tre piani ortogonali (assiale, sagittale e coronale)
        • volumetrica 3D
        • con possibilità di ricostruzione in qualsiasi piano dello spazio
    • RISOLUZIONE DI CONTRASTO tissutale superiore alla TC
      • mantenendo un risoluzione spaziale comparabile
        • tomografi RM ad alto campo
          • con bobine multicanale dedicate di ultima generazione
  • La RM presenta elevate performance con
    • sensibilità del 89%
    • specificità del 97%
    • accuratezza complessiva del 92%
  • La RM è dunque la METODICA DI RIFERIMENTO per lo STUDIO DELLE COMPLICANZE PROTESICHE PRECOCI E TARDIVE
  • l’INSERIMENTO DELLA PROTESI ha luogo in una tasca chirurgica in sede sottomuscolare:
    • sia nella mastectomia skin-sparing e nipple-sparing
    • che nella mastoplastica additiva

  • Una rara complicanza periprotesica è la comparsa di:
    • un LINFOMA ANAPLASTICO A GRANDI CELLULE T
      • Un versamento sieroso cospicuo, persistente e recidivante
        • alla RM presenta enhancement della capsula fibrosa periprotesica
          • è sospetto per linfoma
          • rende necessaria la verifica bioptica chirurgica della capsula
          • e la ricerca anatomopatologica specifica dei marcatori immunoistochimici

  • Una CONTROINDICAZIONE all’esecuzione della RM MAMMARIA è costituita
    • dalla presenza di ESPANSORE TISSUTALE
      • in cui l’artefatto RM metallico causato dalla valvola
        • oscura gran parte della regione in esame

  • IN CONCLUSIONE:
    • L’ECOGRAFIA ha buona sensibilità e specificità ed è da considerarsi l’indagine di primo livello per disponibilità, economicità ed accettabilità
      • I suoi limiti sono
        • la non completa panoramicità
        • i reperti non sempre conclusivi
    • La MAMMOGRAFIA è utile per
      • la ricerca delle lesioni calcifiche
      • lo studio panoramico dei profili protesici
      • I limiti sono
        • la ridotta sensibilità per la radiopacità della protesi
          • non sempre è possibile l’esecuzione ottimale delle proiezioni
    • La RISONANZA MAGNETICA svolge un ruolo fondamentale nello studio degli impianti protesici mammari
      • Come limiti è meno disponibile sul territorio e presenta costi elevati.

Espansore tissutale mammario con componente metallico visualizzato mediante tomografia computerizzata. Tratto da: Imaging of breast implants—a pictorial review


  • Juanpere S, Perez E, Huc O, Motos N, Pont J, Pedraza S. Imaging of breast implants-a pictorial review. Insights Imaging. 2011 Dec;2(6):653-670. doi: 10.1007/s13244-011-0122-3. Epub 2011 Aug 7. PMID: 22347984; PMCID: PMC3259319.

Raccolta di immagini

Non sono state rilevate immagini associate all'espressione "Complicanze mammarie periprotesiche"
puoi provare a cercare con un'altra parola chiave oppure consultare l'Atlante di Radnote