- Prima si dava moltissima importanza al coefficiente di diffusione apparente
- oggi questo aspetto quantitativo è stato abbastanza abbandonato dal punto di vista clinico
- non dal punto di vista della ricerca
- perché si preferisce dare importanza all’utilizzo della diffusione nell’ambito di una RM multiparametrica
- non si valuta più soltanto un numero ma si valuta quella che è l’intensità di segnale
- ad oggi, oltre a standardizzare i protocolli tecnici di modo che gli esami siano fruibili e confrontabili
- anche se si utilizzano apparecchiature differenti
- c’è indicazione a considerare non tanto il coefficiente di diffusione apparente
- quanto piuttosto il diffusion level
- praticamente una valutazione qualitativa delle immagini con b level differente da 0
- si va da un diffusion level molto basso a molto alto
- a seconda di come la lesione è più o meno iperintensa o ipointensa nelle immagini acquisite come b value differente da 0 o alle mappe di ADC
- si ha una probabilità di avere una lesione più o meno sospetta
- a seconda di come la lesione è più o meno iperintensa o ipointensa nelle immagini acquisite come b value differente da 0 o alle mappe di ADC
- si va da un diffusion level molto basso a molto alto
- praticamente una valutazione qualitativa delle immagini con b level differente da 0
- quanto piuttosto il diffusion level
- oggi questo aspetto quantitativo è stato abbastanza abbandonato dal punto di vista clinico
- Una piccola lesione
- che assume mezzo di contrasto
- che ha i margini regolari
- è molto iperintensa nelle immagini pesate con b value diverso da 0
- e ipointensa nelle mappe di adc
- avrà un sospetto alto
- mentre una lesione che alla RM dinamica è
- più omogenea
- ha margini più regolari
- è anche iperintensa ma non troppo alla diffusione
- iperintensa alle mappe di adc
- è più verosimilmente benigna
- Praticamente si sta passando all’utilizzo qualitativo della diffusione
- all’interno di un protocollo di studio multiparametrico
- come se fosse un descrittore aggiuntivo
- non è ancora nel birads ma ci stanno lavorando
- probabilmente sarà nella prossima edizione del bi-rads
- La risonanza magnetica ha un'elevata sensibilità (89–100%)
- ma manca di specificità per la caratterizzazione dei tumori al seno
- esiste una sovrapposizione tra i risultati della RM delle lesioni benigne e maligne
- con conseguente specificità variabile (50–90%)
- causato dai falsi positivi legati
- al ciclo mestruale
- alla terapia ormonale
- alle alterazioni proliferative
- ai fibroadenomi
- ai papillomi
- causato dai falsi positivi legati
- a causa di questa sovrapposizione talvolta non è possibile risolvere una diagnosi differenziale tra lesioni benigne e maligne sulla base delle caratteristiche convenzionali della RM
- pertanto, diversi studi hanno studiato il ruolo del l'imaging pesato in diffusione (DWI), per migliorare la specificità della MRI per la valutazione delle lesioni mammarie
- l’elevata proliferazione cellulare nei tumori maligni
- aumenta la densità cellulare
- creando più barriere alla diffusione dell’acqua extracellulare
- riducendo l’ADC
- con conseguente perdita di segnale
- le immagini acquisite con valori b bassi
- sono meno pesate in diffusione perché utilizzano meno gradiente
- le immagini ad alto valore b
- sono fortemente ponderate in diffusione ma hanno un rapporto segnale-rumore (SNR) inferiore
- la DWI viene generalmente eseguita utilizzando almeno due valori b per consentire un'interpretazione significativa
- Il valore medio dell'ADC delle lesioni benigne è significativamente inferiore a quello delle lesioni maligne per tutte le combinazioni di valori b
- la DWI riflette i cambiamenti nella mobilità delle molecole d'acqua causati da alterazioni dell'ambiente tissutale dovute a un processo patologico
- pertanto, la misurazione del movimento delle molecole d’acqua può fornire una caratteristica aggiuntiva per aumentare ulteriormente la specificità della classificazione MRI delle lesioni mammarie
- la DWI riflette i cambiamenti nella mobilità delle molecole d'acqua causati da alterazioni dell'ambiente tissutale dovute a un processo patologico
- Il valore medio dell'ADC delle lesioni benigne è significativamente inferiore a quello delle lesioni maligne per tutte le combinazioni di valori b
- creando più barriere alla diffusione dell’acqua extracellulare
- aumenta la densità cellulare
- l’elevata proliferazione cellulare nei tumori maligni
- pertanto, diversi studi hanno studiato il ruolo del l'imaging pesato in diffusione (DWI), per migliorare la specificità della MRI per la valutazione delle lesioni mammarie
- con conseguente specificità variabile (50–90%)
- esiste una sovrapposizione tra i risultati della RM delle lesioni benigne e maligne
- ma manca di specificità per la caratterizzazione dei tumori al seno
- Pereira FP, Martins G, Figueiredo E, Domingues MN, Domingues RC, da Fonseca LM, Gasparetto EL
Assessment of breast lesions with diffusion-weighted MRI: comparing the use of different b values
AJR Am J Roentgenol. 2009 Oct;193(4):1030-5
doi: 10.2214/AJR.09.2522
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"Il ruolo della diffusione in RM Mammella"
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