Istologia delle lesioni mammarie
- La PATOLOGIA BENIGNA si compone di una serie di lesioni, tra cui le più frequenti sono:
- malattia fibrocistica
- cisti
- adenosi
- fibrosi stromale
- iperplasia tipica
- duttale
- lobulare
- fibroadenoma
- lipoma
- adenoma
- patologia infiammatoria e traumatica
- flogosi
- ascessi
- traumi
- ematomi
- liponecrosi
- malattia fibrocistica
- Le CISTI MAMMARIE sono
- formazioni benigne del seno più frequenti nella donna;
- l’incidenza maggiore è intorno ai 40 anni
- mentre diminuiscono dopo la menopausa
- Si distinguono
- CISTI SEMPLICI
- lesioni radiopache e a margini netti alla mammografia
- anecogene con rinforzo di parete posteriore all’ecografia
- CISTI COMPLICATE
- la perdita della normale anecogenicità
- l’irregolarità dei margini e del tessuto circostante
- CISTI SEMPLICI
- Ci sono poi le cisti sebacee
- hanno origine dalle ghiandole sebacee nel sottocute
- Nella MALATTIA FIBROCISTICA possono essere presenti
- AREE DI ADENOSI
- l'adenosi è una lesione benigna della mammella
- meno frequente rispetto alle cisti e al fibroadenoma
- caratterizzata dall’incremento in volume di alcuni lobuli
- con conseguente incremento numerico degli acini:
- questa crescita provoca la formazione di una placca indurita percepibile alla palpazione
- con conseguente incremento numerico degli acini:
- Si sviluppa con maggiore frequenza nelle donne giovani
- con picco verso i 30 anni di età
- Radiologicamente è una lesione radiopaca
- AREE DI ADENOSI
- Il FIBROADENOMA rappresenta
- lesione tumorale benigna più frequente,
- è tipico delle donne giovani,
- con insorgenza tra la III e IV decade,
- nel 15-20% dei casi il fibroadenoma è multiplo e bilaterale,
- entra in diagnosi differenziale con il tumore fillode
- All’ecografia presenta
- ecostruttura omogenea,
- con margini netti e regolari
- assenza di attenuazione posteriore del segnale
- Può presentare grossolane calcificazioni intralesionali
- L’ADENOFIBROLIPOMA è una variante del fibroadenoma
- Alla mammografia presenta
- opacità micronodulari e a placca,
- opacità disomogenea con aree di trasparenza adiposa ed è capsulato
- Dal punto di vista ecografico sono presenti
- sia aree ipoecogene
- che iperecogene
- Il LIPOMA si presenta
- alla mammografia come
- area ipertrasparente a margini netti;
- all’ecografia come
- formazione iperecogena a margini netti
- alla mammografia come
- Per quanto riguarda la PATOLOGIA INFIAMMATORIA essa comprende
- la MASTITE BATTERICA
- Con il termine di mastite si fa riferimento
- ad un processo infiammatorio che interessa la ghiandola mammaria
- I sintomi sono:
- turgore e rossore della mammella
- sensazione di calore al tatto
- mastodinia
- febbre intorno a 38°
- Esistono varie forme di mastite
- ACUTE
- più frequente è la MASTITE BATTERICA PUERPERALE
- insorge durante l’allattamento al seno
- In genere si verifica entro i primi 3 mesi di allattamento
- tende ad essere monolaterale
- E’ generalmente legata alla penetrazione di batteri nella ghiandola mammaria,
- può essere favorita
- da lesioni sul capezzolo,
- dalla dilatazione dei dotti galattofori
- dalla presenza del cosiddetto ingorgo mammario:
- quando la mammella non riesce completamente a svuotarsi
- i dotti galattofori possono ostruirsi
- provocando il ristagno di latte
- ottimo terreno di crescita per i batteri;
- provocando il ristagno di latte
- i dotti galattofori possono ostruirsi
- quando la mammella non riesce completamente a svuotarsi
- può avere un peso anche la scarsa igiene locale
- può essere favorita
- più frequente è la MASTITE BATTERICA PUERPERALE
- ACUTE
- Dal punto di vista radiologico si manifesta alla mammografia con un’area di addensamento parenchimale (mastite zonale)
- Con il termine di mastite si fa riferimento
- CRONICHE
- LA MASTITE PLASMACELLULARE O PERIDUTTALE
- La mastite plasmacellulare o periduttale è una patologia infiammatoria cronica
- frequente in periodo pre-menopausale
- Essa costituisce una risposta infiammatoria al secreto ristagnante nei dotti
- Nella sua fase finale
- si verifica la rottura dei dotti e lo stravaso del secreto
- con formazione di calcificazioni aghiformi, continue ed estese
- si verifica la rottura dei dotti e lo stravaso del secreto
- LA MASTITE PLASMACELLULARE O PERIDUTTALE
- la MASTITE BATTERICA
- Il GALATTOCELE è una dilatazione di un dotto galattoforo contenente latte
- assume la forma di nodulo cistico
- E’ frequente durante l’allattamento
- La mammografia fornisce scarse informazioni a causa della diffusa radiopacità del seno
- raramente si osservano opacità simil-cistiche
- L’ecografia documenta la presenza di cisti a contenuto più o meno corpuscolato
- in rapporto alla formazione del latte;
- gli echi all’interno della lesione sono per lo più mobili
- In diagnosi differenziale sono da prendere in considerazione
- le cisti “complicate”
- il carcinoma midollare
- il carcinoma mucinoso
- Le ALTERAZIONI POST-TRAUMATICHE sono costituite da
- EMATOMI
- ECCHIMOSI
- LIPONECROSI
- Vi è quindi un gruppo di LESIONI ETEROGENEE A POTENZIALE BIOLOGICO INCERTO
- classificate come LESIONI AD ALTO RISCHIO B3
- secondo il sistema BI-RADS
- Queste comprendono
- le LESIONI A CELLULE COLONNARI
- FLAT EPITHELIAL ATYPIA
- FEA
- l’iperplasia duttale atipica (ADH),
- l’iperplasia lobulare atipica (LIN1),
- il carcinoma lobulare in situ (LIN 2),
- le lesioni papillari
- i tumori fillodi benigni
- le cicatrici radiali (radial scars)
- le LESIONI A CELLULE COLONNARI
- Il 3-12% delle lesioni sottoposte ad agobiopsia vengono classificate come B3;
- tale percentuale aumenta al 17% delle lesioni sottoposte a VABB
- Le lesioni B3 presentano un aumentato rischio di malignità della lesione
- con un VPP complessivo di circa il 20%,
- variabile tra il 3% dei papillomi
- e il 26% dell’ADH
- con un VPP complessivo di circa il 20%,
- classificate come LESIONI AD ALTO RISCHIO B3
- Il grado istologico superiore a queste lesioni comprende
- per le forme lobulari
- il CARCINOMA LOBULARE IN SITU DI ALTO GRADO O PLEOMORFO (LIN3)
- e per le forme duttali
- il CARCINOMA DUTTALE IN SITU DI GRADO I-II-III
- per le forme lobulari
- La CICATRICE RADIALE (O CICATRICE SCLEROELASTOTICA)
- è una lesione proliferativa benigna
- non percepibile attraverso la visita medica
- ma diagnosticabile con mammografia,
- dove si presenta come una distorsione parenchimale
- ma diagnosticabile con mammografia,
- Il TUMORE FILLOIDE presenta una forma benigna e una forma maligna
- La variante benigna è caratterizzata da
- assenza di atipie nucleari,
- rare mitosi
- margini netti, non infiltrativi
- E’ un tumore che può recidivare dopo escissione chirurgica
- L’età di incidenza preferenziale è la V decade di vita
- Sia alla mammografia che all’ecografia presenta
- una massa a margini polilobulati ma netti
- La variante benigna è caratterizzata da
- Il PAPILLOMA è una lesione proliferativa epiteliale,
- localizzata all’interno di un dotto
- Può presentarsi in forma calcifica
- Si classifica in
- papilloma SOTTOAREOLARE o DEL CAPEZZOLO
- papilloma unico DI UN DOTTO GALATTOFORO
- papillomatosi vera o PAPILLOMI MULTIPLI
- con rischio di trasformazione neoplastica carcinomatosa
- Esso si accompagna a secrezione ematica o sierosa dal capezzolo
- E’ tradizionalmente studiato mediante galattografia
- viene iniettato mdc radiopaco nel sistema duttale
- il papilloma è identificato da un’area di minus
- viene iniettato mdc radiopaco nel sistema duttale
- Per quanto riguarda la patologia maligna della mammella
- i tumori epiteliali ne rappresentano la percentuale più elevata
- Le forme più frequenti sono:
- il CARCINOMA DUTTALE (NST, not special type)
- il CARCINOMA LOBULARE
- Accanto a queste due forme esistono forme miste,
- i SARCOMI
- Il sarcoma è un raro tumore mammario,
- spesso successivo ad una pregressa RT
- L’età media di insorgenza è verso i 40-50 anni
- Mammograficamente si caratterizza per
- opacità rotondeggianti dense
- a contorni mal definiti,
- mai spiculati
- con rare calcificazioni
- Dal punto di vista ecotomografico
- formazione ipoecogena
- con possibile disomogeneità
- per foci fibrotici (iperecogenicità)
- o fatti degenerativi o colliquativi (ipoanecogenicità)
- LINFOMI
- sono rari
- la localizzazione linfomatosa mammaria primitiva è estremamente rara;
- rara ma più frequente la localizzazione secondaria
- associata ad altre localizzazioni extra-mammarie
- Le caratteristiche mammografiche sono:
- opacità solitaria o multiple,
- rotondeggianti,
- a contorni a volte sfumati,
- assenza di calcificazioni,
- opacità diffusa
- con ispessimento della cute
- segni di stasi linfatica
- Ecograficamente si caratterizza per
- una formazione ipoecogena
- generalmente omogenea
- sono rari
- I TUMORI EPITELIALI MALIGNI possono presentarsi
- in forma sporadica
- in forma familiare
- Dal punto di vista percentuale
- CARCINOMA DUTTALE INVASIVO (65%),
- il carcinoma più frequente in tutti i gruppi di età
- E’ caratterizzato da una eterogeneità intratumorale:
- un terzo dei carcinomi duttali invasivi presentano circoscritti focolai di carcinoma tubulare, lobulare, midollare, mucinoso o papillare associato alla componente duttale
- Dal punto di vista mammografico il suo aspetto tipico è quello di
- opacità stellata a margini spiculati
- CARCINOMA DUTTALE IN SITU (CDIS) (12%)
- Il carcinoma duttale in situ (CDIS) è generato dalla trasformazione maligna
- delle cellule epiteliali che rivestono i dotti ed i lobuli mammari
- Nel 66% dei casi la diagnosi mammografica è basata sul riscontro di microcalcificazioni
- Solo nel 25-35% dei casi le microcalcificazioni possono associarsi ad opacità
- La sua variante di alto grado è detta di TIPO COMEDONICO
- con cellule polimorfe e necrotiche
- Il carcinoma duttale in situ (CDIS) è generato dalla trasformazione maligna
- CARCINOMA LOBULARE INVASIVO (11%)
- si può presentare in mammografia in modo eterogeneo, ossia come:
- opacità asimmetrica a margini indistinti
- con distorsione parenchimale
- diffusa opacità interessante vaste aree della ghiandola fino alla sua totalità,
- opacità a margini spiculati
- simile al carcinoma duttale infiltrante,
- opacità ben definita a contorni sfumati
- diagnosi differenziale con carcinoma midollare
- le microcalcificazioni sono presenti in un quarto dei casi e
- sono aspecifiche
- opacità asimmetrica a margini indistinti
- in ecografia si caratterizza per
- una immagine nodulare ipoecogena a contorni irregolari
- oppure un sovvertimento aspecifico dell’architettura ghiandolare
- di tipo ipoecogeno
- con scarsa delimitazione
- sia morfologica
- sia di estensione
- si può presentare in mammografia in modo eterogeneo, ossia come:
- CARCINOMA TUBULARE (6%)
- L’età media di insorgenza è tra i 40 e i 50 anni
- E’ raro nella forma pura
- Gode di ottima prognosi
- Si può presentare mammograficamente come una opacità stellata
- MIDOLLARE (2%)
- Nel 50-65% colpisce donne sotto i 50 anni
- La neoplasia è caratterizzata dalla presenza di un ricco stroma linfoide
- Alla mammografia si presenta come una
- opacità rotondeggiante
- ben delimitata
- a contorni a volte policiclici
- con modeste irregolarità
- sono assenti le microcalcificazioni
- All’ecografia si presenta come
- un’area ipoecogena
- con modesto rinforzo di parete posteriore
- E’ necessario prestare attenzione in diagnosi differenziale al fibroadenoma (età, crescita)
- MUCINOSO (2%)
- E’ più frequente in donne anziane
- Si può associare al CDIS o infiltrante nelle forme miste
- Nelle forme pure ha prognosi favorevole
- Si presenta mammograficamente come
- una opacità nodulare rotondeggiante
- a margini non completamente regolari
- a densità medio-alta
- Dal punto di vista ecografico si presenta come
- formazione ipoecogena
- lievemente disomogenea
- a margini abbastanza regolari
- TUTTE LE ALTRE FORME non costituiscono che il 2% rimanente
- CARCINOMA DUTTALE INVASIVO (65%),
- Passando alle forme di più raro riscontro la prima è la MALATTIA DI PAGET
- esordisce clinicamente come lesione eczematosa del capezzolo,
- sostenuta da
- Carcinoma duttale infiltrante
- più raramente CDIS
- in mammografia si rilevano spesso microcalcificazioni endoduttali
- Infine, le METASTASI MAMMARIE sono rare
- Le neoplasie primitive più frequenti sono
- il MELANOMA maligno,
- il MICROCITOMA polmonare,
- il carcinoma del colon,
- il carcinoma ovarico
- il carcinoma renale
- Si caratterizzano mammograficamente
- opacità uniche
- o più spesso multiple
- a contorni più o meno regolari,
- con rare calcificazioni, presenti solo per
- primitivo muco-secernente dell’ovaio
- primitivo muco-secernente del colon
- opacità uniche
- Ecotomograficamente sono presenti
- formazioni ipoecogene
- tondeggianti
- a prevalente localizzazione nel quadrante supero-esterno
- Le neoplasie primitive più frequenti sono
Raccolta di immagini
Non sono state rilevate immagini associate all'espressione
"Istologia delle lesioni mammarie"
puoi provare a cercare con un'altra parola chiave oppure consultare l'Atlante di Radnote
puoi provare a cercare con un'altra parola chiave oppure consultare l'Atlante di Radnote