- Le linee guida NCCN e ASCO suggeriscono
- l’esecuzione della PRIMA MAMMOGRAFIA 6 MESI DOPO il termine della terapia conservativa
- SUCCESSIVAMENTE una mammografia OGNI ANNO
- l’esecuzione della PRIMA MAMMOGRAFIA 6 MESI DOPO il termine della terapia conservativa
- Le linee guida europee dell’ESMO raccomandano
- una mammografia associata ad una ECOGRAFIA con cadenza ANNUALE
- La SENSIBILITÀ della mammografia nella mammella operata
- varia dal 55% al 68%
- perde sensibilità a causa delle alterazioni chirurgiche e di quelle indotte da radioterapia
- per superare tali limiti, si può utilizzare la tomosintesi,
- riduce il tasso di risultati indeterminati nella sorveglianza della mammella operata
- varia dal 55% al 68%
- Anche la sensibilità degli US può essere limitata
- a causa di difficoltà della diagnosi differenziale tra
- tessuto cicatriziale
- alterazioni sospette per l’attenuazione del fascio dovuto alla fibrosi
- a causa di difficoltà della diagnosi differenziale tra
- La RM invece ha
- una sensibilità del 90-100%
- una specificità dell'83-93%
- può distinguere in modo attendibile il tessuto cicatriziale post-trattamento dalla recidiva
- Secondo le raccomandazioni del documento SIRM del 2016
- la sorveglianza deve essere pianificata considerando il tasso annuale di recidiva loco-regionale
- la probabilità di nuovo tumore ipsilaterale o controlaterale pari a 1-1,5% nel corso dei successivi 15-20 anni
- la sorveglianza deve essere pianificata considerando il tasso annuale di recidiva loco-regionale
- Le donne con una storia precedente di tumore mammario dovrebbero essere considerate un importante sottogruppo di DONNE A RISCHIO INTERMEDIO:
- rischio più basso rispetto alle donne portatrici di mutazione BRCA o p53
- rischio più alto rispetto alle donne senza storia personale o familiare di tumore
- o con solo casi di tumore sporadico nei propri familiari
- al momento attuale, nessuno studio ha dimostrato un beneficio di sopravvivenza per la diagnosi anticipata di recidive in assenza di sintomi utilizzando RM o ecografia
- I cambiamenti attesi nella mammella trattata in modo conservativo con chirurgia e RT sono:
- ISPESSIMENTO DELLA CUTE
- per quanto attiene l’ispessimento della cute
- in genere superiore a 2 mm
- è presente nel 90% delle pazienti operate
- per quanto attiene l’ispessimento della cute
- EDEMA
- può essere localizzato all'area dell'incisione (post-chirurgico focale)
- diffuso a comprendere tutta la mammella post-radioterapia
- RACCOLTE POSTOPERATORIE
- si tratta di raccolte fluide
- con o senza sangue nella cavità postoperatoria
- si tratta di raccolte fluide
- RACCOLTE POST-OPERATORIE
- all’esame ecografico si presentano come raccolte ad ecogenicità mista
- con contenuto fluido variabile (anecogeno) ed emorragico (ecogeno)
- all’esame ecografico si presentano come raccolte ad ecogenicità mista
- DISTORSIONE ARCHITETTURALE
- è contigua alla deformità della cicatrice chirurgica
- La CICATRICE di solito diminuisce in densità e/o dimensioni nel tempo
- oppure al più può rimanere stabile
- mentre un aumento di dimensioni o densità è sospetto per recidiva
- oppure al più può rimanere stabile
- LIPONECROSI
- ossia una necrosi di tessuto risultante dal danneggiamento delle pareti arteriose dovuto ai danni di intervento chirurgico e RT
- si presenta comunemente come
- radiotrasparenza ovale o rotonda
- con CALCIFICAZIONI periferiche curvilinee o arcuate
- si presenta comunemente come
- ossia una necrosi di tessuto risultante dal danneggiamento delle pareti arteriose dovuto ai danni di intervento chirurgico e RT
- CALCIFICAZIONI DISTROFICHE
- si osservano in circa 30% dei casi a partire da 2-3 anni
- dopo il completamento della terapia, per la combinazione di chirurgia e RT
- sono grandi (>5 mm) e irregolari
- con radiotrasparenza centrale
- senza masse o densità associate
- con radiotrasparenza centrale
- anche il materiale di sutura può calcificare
- si osservano in circa 30% dei casi a partire da 2-3 anni
- ISPESSIMENTO DELLA CUTE
- Visti i cambiamenti conseguenti alle terapie effettuate
- I CAMBIAMENTI SOSPETTI PER RECIDIVA di malattia sono i seguenti:
- masse
- microcalcificazioni
- ispessimento cutaneo
- recidiva ascellare
- Per quanto riguarda la comparsa di masse sospette
- bisogna segnalare che fino al 65% delle RECIDIVE PRECOCI
- si verificano in genere entro pochi cm dal sito del tumore primitivo
- entro 6-7 anni dal trattamento
- si verificano in genere entro pochi cm dal sito del tumore primitivo
- bisogna segnalare che fino al 65% delle RECIDIVE PRECOCI
- Una nuova lesione può rimanere stabile
- a causa del trattamento ormonale in corso
- perciò la stabilità non indica sempre un reperto benigno
- a causa del trattamento ormonale in corso
- Le MICROCALCIFICAZIONI non tipiche della liponecrosi sono considerate sospette, quali:
- a stampo
- fini
- lineari
- ramificate
- se sospette per recidiva, si associano spesso a densità sottostante
- La PROGRESSIONE DELL’EDEMA MAMMARIO O DELL’ISPESSIMENTO CUTANEO
- dopo la prima mammografia post-chirurgica e post-radioterapia
- è da considerarsi anormale
- dopo la prima mammografia post-chirurgica e post-radioterapia
- La RECIDIVA ASCELLARE è relativamente rara dopo adeguata dissezione linfonodale (di livello I e II)
- si associa in circa il 50% dei casi a malattia metastatica in altri siti
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"Valtuzione della mammella post-chirurgia"
puoi provare a cercare con un'altra parola chiave oppure consultare l'Atlante di Radnote
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