• secondo tumore ginecologico per frequenza
  • quarta causa di morte per tumore nella popolazione femminile
  • più frequentemente nelle donne fra i 55 e i 65 anni di età
    • 80% di neoplasie diagnosticate sopra i 50 anni
  • sopravvivenza a 5 anni del 43%
  • Fattori di rischio
    • familiarità
    • genetica (autosomica dominante)
      • BRCA1 90%
      • BRCA2 10%
      • rischio incrementato 3-5x di tumore all'ovaio
      • comparsa in età precoce
      • neoplasie primitive contemporanee
        • K mammella bilaterale
        • K mammella e K ovarico
      • K seno in soggetti di sesso maschile
    • ormonali
      • nulliparità
      • estrogeni non bilanciati da progestinici
    • comportamentali
      • alcool
      • fumo
      • obesità
  • Fattori protettivi
    • Multiparità
    • Allattamento al seno
    • Estro-progestinici
  • Classificazione istologica
    • Tumori epiteliali (70%)
      • Sierosi
        • spesso bilaterale
      • Mucinosi
        • spesso monolaterale
      • Indifferenziati
      • Endometrioidi
        • può associarsi a carcinoma endometrioide dell’endometrio
      • A cellule chiare
      • Tumore di Brenner
    • Tumori delle cellule germinali (15%)
      • Disgerminoma
      • Tumore del seno endodermico
      • Carcinoma embrionale
      • Coriocarcinoma
      • Teratoma (cisti dermoide)
    • Tumori dello stroma gonadico (5%)
      • Tumori a celluledella granulosa
      • Tecomi
      • Fibromi
      • Androblastomi
    • Altri (10%)
  • Dosaggio di marker sierici:
    • CA-125
      • diagnosi
      • monitoraggio risposta alla terapia
      • follow-up post-trattamento
    • HE-4
      • over-espressa nel cancro dell’ovaio
        • possibile marker sierologico complementare
    • beta-HCG
      • diagnosi precoce
      • follow-up
    • AFP
      • diagnosi precoce
      • follow-up
  • Screening del tumore ovarico
    • non raccomandato nella popolazione generale
    • potrebbe essere opportuno nei soggetti ad alto rischio per cancro ovarico
    • si raccomanda, fino al completamento dell’attività riproduttiva o fino ai 35 anni di età e poi discussione di eventuale annessiectomia profilattica, l’esecuzione annuale di:
      • esame pelvico,
      • dosaggio del Ca125
      • ecografia transvaginale
  • Diagnostica per immagini
    • Caratterizzazione di lesione ovarica
      • Riscontro incidentale (US, TC)
      • Riscontro per sospetto clinico-laboratoristico
      • Riscontro in corso di screening
  • L’ecografia è lo strumento più utilizzato per la valutazione della massa pelvica
    • defeinire con accuratezza le caratteristiche morfologiche della massa
      • locularità
      • contenuto
      • margini
        • interno
        • esterno
      • papille | tessuto solido
      • setti
    • possibilità di valutazione dinamica della vascolarizzazione
    • in mani esperte una accuratezza > 90%
      • miglior strumento diagnostico
    • richiede linguaggio standardizzato
      • non definire una massa complessa
    • Simple ultrasound-based rules for the diagnosis of ovarian cancer
      • applicabili nel 76% delle lesioni ovariche di riscontro ecografico
      • uno o più criteri B } Lesione benigna
        • B1 Tumore uniloculare
        • B2 formazione papillare solida < 7 mm
        • B3 Presenza di coni d’ombra
        • B4 Tumore multiloculare a superfice regolare con un diametro < 10 cm
        • B5 Assenza di vascolarizzazione (score 1)
      • uno o più criteri M } Lesione maligna
        • M1 Tumore solido irregolare
        • M2 Ascite
        • M3 ≥ 4 strutture papillari
        • M4 Tumore multiloculare solido irregolare > 10 cm
        • M5 Intensa vascolarizzazione (score 4)
      • sia criteri B che M } Lesione non classificabile
        • Ecografia Transvaginale di II° livello
    • Modello ADNEX
      • differenzia neoplasie benigne e maligne dell'ovaio in quattro diversi sottogruppi:
        • tumore benigno
        • tumore invasivo di I grado
        • tumore invasivo di II-IV grado
        • Metastasi ovarica
      • predittori ecografici
        • diametro massimo
        • % tessuto solido
        • > dieci loculi di cisti
        • numero di proiezioni papillari
        • ombre acustiche
        • ascite
      • variabili cliniche
        • età
        • siero CA-125 livello
        • la tipologia del centro
          • centri oncologici vs altri ospedali
    • 10% delle lesioni in ecografia rimangono inclassificabili
      • prametri difficilmente classificabili
        • le formazioni papillari
        • >10 loculazioni in assenza di quote solide
        • liquido cistico con echi di basso livello
        • vascolarizzazione “moderata”
    • l'ecografia transvaginale deve essere refertata secondo la terminologia IOTA
  • La TC non è indicata nella diagnosi differenziale di masse annessiali
    • esclusa la presenza di elementi patognomonici
      • denti
      • lesioni fortemente grassose
  • Nel caso di dubbio diagnostico alla ecografia
    • RM addome inferiore mirata come problem solving
      • lesioni dubbie alla TC
      • allergia al MdC organoidato
        • TC basale
        • RM con MdC
    • limiti RM
      • maggior tempo di esecuzione
      • minor disponibilita’ di apparecchiature
      • minor numero di radiologi dedicati
      • minor risoluzione spaziale
      • maggior costo
  • Nel referto non indicare genericamente “carcinosi peritoneale”
    • specificare i siti che possono impattare sull’outcome chirurgico
      • predirre la citoriducibilità
  • Referto strutturato di tumore primitivo ovarico
    • Tumore primitivo ovarico
      • 1.1. Masse annessiali con caratteristiche di malignità
      • 1.1.1. Localizzazione:
        • unilaterali
        • bilaterali
        • indeterminate
      • 1.1.2. Dimensioni in cm
        • AP x TR x CC
    • Estensione pelvica
      • 2.1. Infiltrazione della vescica o dell’uretere
      • 2.2. Infiltrazione del retto
      • 2.3. Infiltrazione delle pareti pelviche (distanza dal tumore <3mm)
      • 2.4. Infiltrazione vascolare
    • Adenopatie
      • 3.1. Adenopatie
        • Regionali
          • Pelvici (mm, maggior diametro sul piano assiale)
          • Para-aortici (specificare, in mm, il maggior diametro sul piano assiale)
            • Sottorenali
            • Sovrarenali
        • Non regionali (specificare il sito e, in mm, il maggior diametro sul piano assiale)
          • inguinali
          • retrocrurali
          • cardiofrenici
          • mediastinici
          • ilari
          • sovraclaveari
          • altre localizzazioni
    • Malattia peritoneale
      • 4.1. Impianti peritoneali extrapelvici
        • Grande omento
        • Piccolo omento (specificare se > 2 cm)
        • Radice del mesentere (specificare se > 2 cm)
        • Superficie sottodiaframmatica (specificare se > 2 cm)
          • destra
          • sinistra
        • Glissoniana epatica
        • Capsula splenica
        • Retrocavità epiplon
        • Legamenti (specificare se > 2 cm)
          • spleno-renale
          • gastro-splenico
          • gastro-colico
        • Spazio peri-epatico
          • spazio del Morrison
          • legamento falciforme
          • loggia colecistica
      • 4.1.2. Impianti sullo stomaco, sul piccolo o sul grosso intestino (specificare se > 2 cm)
        • compresa appendice cecale
      • 4.2. Ascite
        • quantità: piccola / moderata / ampia
    • Metastasi a distanza
      • 5.1. Nodi ombelicali e sottocutanei
      • 5.2. Metastasi (specificare il sito, il numero e le dimensioni massime)
        • Fegato
        • Milza
        • altro
      • 5.3. Versamento pleurico
        • 5.3.1. Localizzazione: destro/sinistro/ bilaterale
        • 5.3.2. Quantità: piccola/moderata/ampia
        • 5.3.3. Impianti pleurici
    • Eventuali complicanze
      • 6.1. Idronefrosi
      • 6.2 Ostruzione venosa o trombosi
      • 6.3 Ostruzione intestinale
    • Eventuali varianti anatomiche vascolari
      • arterie renali accessorie (25%)
      • duplicazione vena cava (1.5%)
      • vena cava sinistra (3%)
      • vena renale sinistra retroaortica (10%)
  • Imagin post-operatorio
    • Il restaging post-chirurgico con TC torace-addome-pelvi
      • opportuno dopo almeno 7 giorni dalla chirurgia citoriduttiva
        • solo in caso di residuo tumorale presente dopo chirurgia citoriduttiva
        • Il residuo tumorale post-chirurgico è il fattore prognostico più importante
  • FOLLOW-UP post-operatorio
    • Donne affette da tumore epiteliale maligno dell’ovaio
      • dovrebbero seguire un programma di follow up
        • clinico
        • dosaggio del Ca125
    • Non vi sono prove che esami strumentali non mirati siano di qualche beneficio per la paziente
    • In caso di sospetto clinico di recidiva o rialzo del Ca125 eseguire
      • ecografia TV
      • TC torace-addome-pelvi con MdC
      • eventuale FDG PET/TC
      • ruolo della RM solo come "problem solving"
        • lesioni dubbie alla TC
        • Allergia al MdC organoidato
          • TC basale
          • RM con MdC


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