Refertometro Coro-TC

Categories
Cuore Tomografia Computerizzata

Tecnica d’esame

  • Basale: l'esame è stato eseguito in condizioni basali con gating cardiaco
  • MdC: l'esame è stato eseguito in condizioni basali e dopo somministrazione di mdc ev (Ultravist 370, ml), con gating cardiaco, mirato allo studio delle arterie coronarie, e completato con ricostruzioni multiplanari e 3D
  • Varianti:
    • Compatibilmente con i limiti imposti dalla bassa/elevata frequenza cardiaca del paziente

Qualità

  • Ottima
  • Buona
  • Sufficiente
  • Scarsa in presenza di elevata frequenza cardiaca

Ca-scoring

  • Score di Agatston:
    • score di Agatston 0, compatibile con rischio molto basso di CAD (<5%)
    • score di Agatston 10, compatibile con rischio poco probabile di CAD (<10%)
    • score di Agatston 59, compatibile con rischio probabile (lieve o minimo) di stenosi coronariche significative
    • score di Agatston 450, compatibile con estesa CAD con elevata probabilitè di almeno una stenosi significativa
  • Calcificazioni massive:
    • Sono presenti estese placche calcifiche al tratto prossimale di tutte le coronarie, con apparente risparmio del Tronco Comune, non essendo possibile valutare con certezza la riduzione del calibro vasale in tali sedi
    • Si segnala la presenza di plurime calcificazioni parietali a livello di pressochè tutti i tratti di entrambe le arterie coronarie e del tronco comune, non essendo possibile valutare l'entitè della stenosi in considerazione della presenza degli artefatti precedentemente descritti

Tronco comune

Negativo

  • Nulla da segnalare

Placche calcifiche

  • si riconoscono una/due/... placche calcifiche, estese ognuna per ... mm, la più prossimale delle quali determina stenosi del ... % del lume vasale, la seconda sostanzialmente eccentrica
  • si riconosce calcificazione parietale estesa per ... mm, che determina stenosi non significativa del lume vasale
  • millimetrica calcificazione parietale eccentrica a monte della biforcazione/all'emergenza dell'arteria circonflessa
  • Si evidenzia una placca prevalentemente calcifica estesa in senso cranio-caudale per 7 mm a livello del tratto distale del tronco comune, con interessamento della regione della biforcazione del vaso, che determina riduzione del 30% del calibro vasale.
  • si riconoscono alcune placche calcifiche tra loro consecutive e parzialmente affrontate, estese in senso cranio-caudale per 16-17 mm, con estremo caudale che interessa l'origine dell'arteria discendente anteriore

Placca molle

  • Al passaggio con l'arteria discendente anteriore si rileva la presenza di esiguo materiale ipodenso adeso alla parete del vaso, in possibile relazione a placca "molle", estesa per circa 5 mm che determina stenosi non significativa del lume del vaso.
  • Tali placche sono probabilmente prevalentemente eccentriche, ma si associano al tratto prossimale ad un'area di ipodensitè intraluminale associata, estesa per 4 mm, di non univoca interpretazione (placca molle? Semplice artefatto legato all'ingente quantitè di calcio?)

Varianti anatomiche

  • Triforcazione (ramo intermedio)
    • si triforca dando origine a un ramo intermedio con decorso in parte intramiocardico
    • si triforca dando origine ad un ramo intermedio
  • Curvatura
    • con origine dal seno di Valsalva, posteriormente, presenta brusca curvatura nel tratto iniziale, prima di portarsi nel solco interventricolare
  • Biforcazione precoce
    • riconoscibile con difficoltà per precoce biforcazione
  • Calibro
    • di grosso calibro

Arteria Discendente Anteriore

Negativo

  • Nulla da segnalare
  • A valle dell'emergenza del II ramo diagonale non si osservano significativi reperti patologici, essendo il vaso di calibro pressochè filiforme

Placche calcifiche

  • Al tratto prossimale del vaso si riconoscono due placche calcifiche tra loro parzialmente affrontate, estese per 18 mm, che determinano stenosi del lume vasale fino all'80%
  • presenta multiple placche calcifiche contigue, dall'origine sino al tratto medio del vaso, per un'estensione complessiva di circa 4 cm, prevalentemente eccentriche, che determinano stenosi del lume vasale
  • a valle dell'emergenza del II ramo diagonale si riconosce una placca mista, estesa per 5 mm, che determina stenosi non significativa del lume vasale
  • (riduzione massima del calibro vasale del 40% a valle dell'emergenza del I ramo diagonale)
  • si riconoscono due placche calcifiche in corrispondenza dell'origine del I ramo diagonale (2 mm, totalmente eccentrica) ed immediatamente a valle dell'emergenza del II ramo diagonale (4 mm), questi ultima che determina riduzione del 60% del calibro vasale.

Placca molle

  • al tratto prossimale del vaso, immediatamente a valle dell'origine dal tronco comune, si riconosce una placca mista, prevalentemente molle con calcificazioni puntiformi nel contesto, estesa per 5 mm, pressochè totalmente eccentrica, che determina stenosi non significativa del lume vasale (< 10%)

Varianti anatomiche

  • Calibro
    • di calibro lievemente inferiore rispetto all'arteria circonflessa
  • Tortuosità di decorso
    • estremamente tortuosa
  • Decorso intramiocardico
    • A valle dell'emergenza del III ramo diagonale si riconosce decorso intramiocardico (peraltro assai superficiale) del vaso, reperto esteso per 16 mm

Rami diagonali

  • Anche il I e il II ramo diagonale sono indenni da placche
  • Si riconosce placca calcifica all'origine del II ramo diagonale, estesa per 6 mm, che determina subocclusione del vaso (stenosi del 90 % circa); il vaso a valle è comunque ben opacizzato
  • presenza di ramo diagonale di grosso calibro, che diparte a soli 3 mm dall'emergenza dell'arteria circonflessa

Arteria Circonflessa

Negativo

  • Nulla da segnalare
  • di calibro regolare nel tratto prossimale; al tratto medio e distale non correttamente valutabile

Placche calcifiche

  • lungo tutto il decorso del vaso si osservano multiple placche calcifiche, che determinano una riduzione del lume vasale del 20-50%
  • Sono presenti ulteriori millimetriche calcificazioni parietali eccentriche a livello del tratto prossimale del vaso
  • al III prossimale di vaso si evidenzia una placca calcifica eccentrica estesa per 4 mm, che determina stenosi non significativa del lume vasale

Varianti anatomiche

  • Calibro
    • di calibro lievemente maggiore rispetto all'arteria coronaria destra
    • di calibro solo di poco inferiore all'arteria coronaria destra
    • di calibro pari rispetto all'arteria coronaria destra
  • Ramo marginale ottuso
    • presenza di ramo marginale ottuso di grosso calibro, con decorso intramiocardico
    • con ramo marginale ottuso di grosso calibro
    • si biforca precocemente dando origine ad un ramo marginale ottuso di calibro moderato
    • confluisce a pieno canale in un ramo marginale ottuso
  • Decorso
    • presenta un kinking immediatamente a valle dell'origine

Coronaria Destra

Negativo

  • Nulla da segnalare
  • mal valutabile nel tratto medio e distale

Placca calcifica

  • a livello di pressochè tutti i segmenti del vaso si riconoscono multiple placche calcifiche che determinano riduzione del lume vasale del 20-50%
  • al tratto prossimale del vaso si riconosce placca calcifica prevalentemente eccentrica, estesa per 6-7 mm, che determina riduzione del lume vasale del 75% circa.

Varianti anatomiche

  • Calibro
    • Di calibro regolare
    • di calibro maggiore/minore rispetto all'arteria circonflessa
  • Dominanza destra
    • si estende ad irrorare anche la parete postero-inferiore del ventricolo sinistro
    • dà origine ad un ramo interventricolare posteriore che giunge sino in corrispondenza della parete posteriore del ventricolo sinistro
    • dominante rispetto all'arteria circonflessa

Aorta

Negativo

  • di calibro conservato, in assenza di grossolane calcificazioni all'arco
  • pervia e di calibro sostanzialmente regolare
  • L'aorta è sinistroposta; non si evidenziano segni di dissezione

Misure

  • ... mm sul piano valvolare
  • ... mm alla giunzione sino-tubulare
  • ... mm al tratto ascendente propriamente detto
  • ... mm al tratto toracico discendente
  • Ectasia
    • si evidenzia ectasia dell'aorta toracica ascendente (calibro massimo di 45 mm)

Calcificazioni

  • presenta calcificazioni ateromasiche parietali al tratto ascendente/discendente/all'arco
  • sono presenti calcificazioni parietali a livello del seno di Valsalva di destra, in prossimitè dell'ostio coronarico
  • in presenza di fini calcificazioni ateromasiche a livello dell'arco e al passaggio toraco-addominale.

Valvola aortica

  • Cuspidi
    • valvola aortica tricuspide
    • in presenza di valvola aortica bicuspide
  • Calcificazioni
    • Grossolana immagine calcifica sul versante mediale della valvola aortica

Altri reperti

Cuore

  • si riconosce minimo dismorfismo e possibile incremento dimensionale dell'atrio destro, reperto da ascrivere in parte al quadro di lieve "pectus excavatum"
  • si riconoscono gli esiti di sostituzione valvolare mitralica
  • si segnala grossolana calcificazione a livello della valvola mitralica

Timo

  • E' presente limitato tessuto solido in sede mediastinica anteriore da ascrivere a residuo timico.

Polmone

  • sono presenti diffusi e grossolani fenomeni enfisematosi centrolobulari e parasettali
  • presenza di lesione evolutiva ilare destra, per cui si rimanda all'esame di stadiazione
  • si riconoscono strie disventilative nelle regioni dorsali di entrambi i lobi polmonari inferiori
  • Al segmento apicale del lobo inferiore destro si evidenzia una nodularitè parenchimale subpleurica del diametro massimo di 8 mm, reperto meritevole di rivalutazione nel tempo
  • si riconosce una sfumata area di addensamento parenchimale con aspetto "a vetro smerigliato" a livello della lingula, reperto meritevole di correlazione in ambito clinico (focolaio flogistico?)

Mediastino

  • presenza di multipli linfonodi a livello delle stazioni mediastiniche del diametro massimo sino a 20 mm
  • Si associano alcune linfoadenopatie in sede mediastinica ed ilare sinistra, del diametro massimo sino a 18 mm.

Pericardio

  • si evidenzia esigua quota di versamento pericardico raccolto nei recessi più craniali

Rachide

  • Sono presenti diffusi grossolani fenomeni spondiloartrosici a carattere osteofitario in sede dorsale.

Fegato

  • nelle scansioni più caudali alcune cisti epatiche del diametro massimo sino a 15 mm.

Artefatti

  • la presenza di notevoli artefatti legati alla presenza del calcio potrebbe comunque in parte sovrastimare l'entità della stenosi
  • ... determinano stenosi del lume vasale, sebbene non sia possibile stabilirne con certezza la significatività in considerazione della presenza di notevoli artefatti legati alla presenza del calcio
  • Qualità sufficiente, per presenza di artefatti da movimento cardiaco (elevata frequenza in fase di acquisizione)
  • Qualità scarsa per la presenza di notevoli artefatti da respiro e movimento
  • artefatti da movimento conseguenti al quadro di fibrillazione atriale persistente
  • In considerazione del piccolo calibro del vaso e della presenza di artefatti legati al calcio, non è possibile valutare con certezza l'entitè delle stenosi.

Descrizione generale placche

Numero

  • Una, due, ecc
  • Alcune
  • Multiple

Caratteristiche

  • Eccentrica
  • Parietale

Sede

  • Lungo tutto il decorso del vaso
  • Al III prossimale/medio/distale del vaso
  • Tronco comune
    • A livello del tratto prossimale/distale
    • Con interessamento:
      • Della biforcazione
      • Dell'origine della discendente anteriore
      • Dell'origine della circonflessa
  • Arteria discendente anteriore
    • A valle/a monte dell'emergenza del I/II ramo diagonale
    • In corrispondenza dell'origine del I/II ramo diagonale

Aspetto tomografico

  • Calcifica
  • Placca mista
  • A contenuto ipodenso (placca molle)

Estensione

  • Estesa/e per ... mm in senso cranio-caudale...
  • Se multiple: consecutive? parzialmente affrontate?

Stenosi associata

  • Che determina stenosi non significativa del lume vasale
  • Che determina riduzione del ... % del calibro vasale (stenosi del lume vasale fino al ... %)

Raccolta di immagini

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