Trombectomia meccanica (Stroke)
Descrizione
- Nel 85% dei casi alla base di un ictus si ha un fenomeno ischemico mentre solo nel 15% si ha un evento emorragico.
- Il paziente presenta sintomi di ictus (accesso in DEA, urgenza da reparto)
- valutazione neurologica
- TC encefalo
- per escludere causa emorragica
- calcolare ASPETCS
- Angio-TC
- confermare l'ostruzione,
- determinare sede,
- determinare estensione
- valutare i compensi.
- TC perfusion per determinare il rapporto tra core ischemico e area di penumbra
- Trombolisi endovenosa
- se passate meno di 4,5 ore dall'esordo
- se passate meno di 9 ore dall'esordo con rapporto core/penumbra favorevole
- Trombectomia meccanica
Indicazioni
Assenza di indicazioni
Controindicazioni
Valutazione della procedura
Valutazione del caso
- Valutazione Glasgow Coma Scale (GCS)
- Valutazione e classificazione secondo National Institutes of Health Stroke Scale (NIHSS)
- In assenza di controindicazioni il paziente deve avviare prima/durante la trombectomia intrarteriosa il trattamento trombolitico endovenoso con rt-PA (per es: Actylise)
- In patlents eligible tor IV alteplase, benefit ot therapy is time dependent, and treatment should be Initlated as qulckly as posslble, AHA/ASA 1A
- somministrazione endovenosa di rt-PA entro 4,5 ore dall’esordio dei sintomi
- rt-PA: 0,9 mg/kg, dose massima 90 mg, il 10% della dose in bolo, il rimanente in infusione in 60 minuti
- non si deve attendere la conclusione della terapia trombolitica endovenosa ma si deve procedere contestualemtne al trattamento endovascolare
- in caso di controindicazioni assolute alla terapia trombolitica endovenosa si procede esclusivamente con la trombectomia intrarteriosa
- le principali controindicazioni alla trombolisi sono il rischio emorragico
- in linea di massima si ritiene non trombolisabile un Paziente che risulta a rischio di emorragia non direttamente trattabile, come nel caso di paziente in esiti di cardiochirurgia a rischio di sanguinamento e tamponamento, nel caso di possibile sanguinamento gastrico da ulcera, visto che il rischio è minore di quello dell'ictus si procede comunque a trombolisi e nel caso si tratta il sanguinamento gel
- dopo a trombolisi il paziente viene rivalutato ogni 30 minuti dal neurologo ricalcolando il NIHSS, nel caso di riduzione del valore a valori inferiori a 6, non si procede a trombectomia meccanica, nel caso di successivo ripeggioramento si ripete angio-tc cerebrale e si ricalcola da capo il valore di NIHSS, se >6 si procede a portarlo in sala per trombectomia meccanica.
Controindicazioni assolute alla trombolisi endovenosa
- Insorgenza dell'ictus da più di 4,5 ore
- Segni precoci di ischemia alla TC (ASPECT Score ≤6)
- Emorragia intracranica alla TC cerebrale o sospetto clinico di ESA (anche con TC normale)
- Terapia con dicumarolici e/o INR>1,7
- Terapia con NAO
- possibile eccezione se disponibile antagonista
- Somministrazione di eparina nelle precedenti 24 ore oppure a PTT incrementato
- Piastrine < 100.000/mm
- Diatesi emorragica nota oppure ad alto rischio emorragico per comorbidità
- Sanguinamento grave in atto
- Recente neoplasia con aumentato rischio emorragico
- Retinopatia emorragica
- Endocardite batterica, pericardite
- Pancreatite acuta
- Glicemia <50 oppure >400 se il deficit regredisce con la correzione della glicemia
- Sanguinamento urinario oppure gastro-intestinale (<3 mesi secondo LG ISO-SPREAD, <21 gg per AHA/ASA)
- Malattia ulcerosa del tratto gastroenterico
Controindicazioni relative alla trombolisi endovenosa
- Ora di insorgenza non nota (esordio al risveglio o non testimoniato)
- Rapido miglioramento dei sintomi
- Ictus grave clinicamente (es. NIHSS >25) e/o sulla base di adeguate tecniche di neuroimmagini
- Aneurisma cerebrale non rotto
- Recente intervento chirurgico maggiore o trauma maggiore non cranico
- Trauma cranico significativo negli ultimi 3 mesi
- Recente (entro 3 mesi) infarto del miocardio
- Crisi comiziale all'esordio dell'ictus
- Ictus ischemico negli ultimi 3 mesi
- Pregressa emorragia intracranica
- Malformazione vascolare intracranica
- Gravidanza
- Menorragia
- Masse intracardiache
- Demenza, significativa disabilità precedente, neoplasia maligna
- Puntura lombare (< 7 gg)
Criteri di inclusione trombolisi endovenosa
- età >18 anni
- evidenza Angio-CT di occlusione di un grosso vaso intracranico prossimale (ICA incracranica, M1) compatibile con il quadro clinico del paziente
- punteggio ASPECTS ≥6
- NIHSS ≥6
- assenza di significative disabilità precedente all'evento
- mRS pre-stroke 0-2 (paziente autonomo)
- intervallo temporale tra l’esordio dei sintomi e il termine
presumibile della procedura di IAT non superiore alle 6 ore- estendibile fino a 9 ore se evidenza di tessuto ancora salvabile (penombra)
- il paziente deve arrivare in sala angiografica entro 5 ore dall’esordio
- estendibile fino a 24 ore se evidenza di tessuto ancora salvabile (penombra)
Esami di laboratorio
Imaging
- Valutare diametro del vaso interessato da trombosi
- scelta del diametro del catetere da tromboaspirazione
- idealmente lume più grande possibile compatibilmente con decorso del vaso
- scelta del diametro del catetere da tromboaspirazione
- Valutare decorso del trombo
- vaso lineare } tromboaspirazione
- vaso angolato } tromboaspirazione + stent retriever
- maggior rischio che il trombo si spezzi durante l'aspirazione
- Valutare decorso della carotide
- vaso tortuoso } se difficoltà a far salire il catetere da aspirazione è possibile utilizzare un stent retrieveer per ancorarsi al trombo e favorire la salita del catetere da aspirazione
TC Basale
- Esclusivamente per escludere emorragie in atto
- emorragia parenchimale
- sede tipica (90%)
- sede atipica (10%)
- emorraggia subaracnoidea
- emorragia parenchimale
- Sono necessarie almeno 6 ore prima che siano evidenti i segni di una lesione parenchimale
- Segni precoci di lesione encefalica:
- appianamento dei solchi
- perdita della differenziazione sostanza bianca sostanza grigia
- segno della cerebrale media
- Calcolare ASPECT Score
- i pazienti con valori ASPECTS elevati hanno maggiori probabilità di avere esiti favorevoli
- un punteggio ASPECTS<7 predice un risultato funzionale peggiore a tre mesi1
- i pazienti con punteggio ASPECTS <8 trattati con trombolisi nella maggior parte dei casi non hanno esiti clinici favorevoli2
- per essere elegibile a trombectomia meccanica il paziente deve avere un punteggio di ASPECTS≥63
TC Perfusion
Angio-TC
- Valutazione della pervietà dei vasi cerebrali
- localizzare sede dell'ostruzione
- Nel caso di precedente trattamento con trombolisi endovenosa rivalutare se il trombo non si è risolto
- in caso di risoluzione dell'occlusione non ulteriori indicazioni a trombectomia meccanica
Preparazione del paziente
- Indipendetemente dal trattamento interventistico il paziente viene trattato con trombolisi
- Nelle procedure di neuroradiologia interventistica non si somministra eparina durante la procedura
- Si cerca di mantenere PAO medio-alta (target >140 mmHg)
Materiali
- Cateteri introduttori
- Neuron MAX 088 (Penumbra)
- 0,088", 8Fr, 80cm/90cm/100cm
- Benchmark 071 (Penumbra)
- 0,077", 6Fr, 95cm/105cm/115cm
- Cerebase (Cerenovus)
- 0,090", 8Fr,
- Ballast 90/100 (Balt)
- 0,088", 90cm/100cm
- Infinity Plus 90 (Stryker)
- 0.091", 8Fr, 90cm
- Neuron MAX 088 (Penumbra)
- Cateteri introduttori con pallone
- Bobby 95 (MicroVention)
- Cateteri intermedi di aspirazione
- 3 Max (Penumbra)
- 6Fr, 0.014"-0.016", 132–160cm
- 4 Max (Penumbra)
- 6Fr, 0.014"-0.016", 132–160cm
- 5 Max (Penumbra)
- 6Fr, 0.014"-0.016", 132–160cm
- Red 62 (Penumbra)
- 6Fr, 0,023", 132–138cm
- Red 68 (Penumbra)
- 6Fr, 0,023", 132–138cm
- Red 72 (Penumbra)
- 6Fr, 0,023", 132–138cm
- Sofia 5 125cm (MicroVention)
- Sofia 6 131cm (MicroVention)
- Catalyst 6 (Stryker)
- Vecta 71 (Stryker)
- Veta 74 (Stryker)
- 3 Max (Penumbra)
- Microcateteri
- HeadWay 17 (MicroVention)
- HeadWay 21 (MicroVention)
- HeadWay 27 (MicroVention)
- HeadWay Duo 156cm (MicroVention)
- HeadWay Duo 167cm (MicroVention)
- Echelon (Medtronic EV3)
- Apollo (Medtronic EV3)
- Rebar (Medtronic EV3)
- SL-10 (Stryker)
- XT-27 (Stryker)
- Prowler (Cerenovus)
- Velocity (Penumbra)
- PX Slim (Penumbra)
- Magic (Balt)
- Cateteri intermedi di supporto
- DDC 5 (Penumbra)
- Fargo Mini 135cm (Balt)
- Fargo 115cm (Balt)
- Fargo Max 115cm (Balt)
- Cateteri con palloncino
- Scepter XC (MicroVention)
- Eclipse (Balt)
- NeuroSpeed (Acandis)
- Stent intracranici
- Neuroform Atlas (Stryker)
- Enterprise (Johnson & Johnson)
- Credo (Acandis)
- Stent retriver
- Embotrap 5x22mm/5x37mm/6,5x45mm (Cerenovus)
- Nimbus 4,5x28mm (Cerenovus)
- Eric 3 (MicroVention)
- Eric 4 (MicroVention)
- Solitaire AB 4x30mm/6x30mm (Medtronic EV3)
- Catch View Mini (Balt)
- Trevo 4x28mm/6x37mm (Stryker)
- Microguide
- Synchro 0,010'/0,014' soft 200cm/0,014' standard 200cm/0,014' Standard 300cm/ 0,014' support 200cm (Stryker)
- Traxcess 0,014' 200cm (MicroVention)
- Dockings 115 cm (MicroVention)
- Hybrid (Balt)
- Chickai Black 0,014'/0,018' (Asahi)
- Mirage 0,008' (Medtronic)
- Cateteri selettivi
- SIM 5F (Penumbra)
- SIMV 6F (Penumbra)
- BER 5F/6F (Penumbra)
- H1 5F (Penumbra)
Esecuzione della procedura
La procedura viene eseguita in presenza di Anestesista in sala e con parteciapazione nella parte clinica del Neurologo.
- Lavaggi in sacche a pressione nelle procedure di neuroradiologia interventistica
- eventuale Introduttore vascolare: nessun lavaggio
- Catetere introduttore: soluzione fisiologica + eparina + nimodipina
- Catetere intermedio: soluzione fisiologica + eparina
- Microcatetere: soluzione fisiologica
- Lavaggi in sacche a pressione in procedura di Stroke
- eventuale Introduttore vascolare: nessun lavaggio
- Catetere introduttore: soluzione fisiologica
- Catetere intermedio: soluzione fisiologica
- Microcatetere: soluzione fisiologica
Nel caso di impego di catetere con interruzione di flusso (es: Bobby) preparare il pallone del catetere
Preparazione del campo
- Sciacquare con fisiologica eparinata i contenitori dei liquidi prima di mettere versare i liquidi
- rimuove eventuali impurità che potrebberò embolizzare durante la procedura
- Preparare tre lavaggi collegati a sacca a pressione
- lavaggio dell'introduttore
- nel caso di accesso radiale: 1L di soluzione fisiologica + 2500ui di eparina + nimodipina 1mg (5mL)
- può sostituire il coktail da radiale
- nel caso di accesso femorale corto non viene utilizzato ma si inserisce direttamente sul portante
- nel caso di accesso radiale: 1L di soluzione fisiologica + 2500ui di eparina + nimodipina 1mg (5mL)
- lavaggio del portante } nimodipina + eparina
- lavaggio del catetere da aspirazione } eparina (non sempre in stroke, se paziente già il terapia trombolitica può non essere impiegata)
- eventuale lavaggio del microcatetere } esclusivamente soluzione fisiologica
- lavaggio dell'introduttore
Accesso radiale
- Disinfezione
- Campo sterile
- Anestesia locale
- 5mL di lidocaina
- ago 25G da insulina
- Puntura ecoguidata con ago da radiale 18G
- Filo guida starter
- Controllo fluoroscopico
- Introduttore 25cm da radiale 6F
- collegato poi tramite valvola a Y e tre-vie a lavaggio con sacca a pressione con 1L di soluzione fisologica + 1mg (5mL) di nimodipina (Nimotop) + 2500ui di eparina
- Controllo fluoroscopico con contrasto
- Somministrazione in bolo lento del cocktail da radiale con siringa da 10mL
- 2500ui di eparina
- 0,5 mg (2,5mL) di Nimodipina (Nimotop)
- portati a 10mL con soluzione fisiologica
- Naviagazione fino all'arco aortico oppure alla succlavia omolaterale
- filo guida idrofilico 0,035" 260cm (tipo terumo)
- nel caso di stroke delle posteriori (P1) si accede tramite arteria vertebrale omolaterale al sito di accesso radiale tramite arteria succlavia
Accesso femorale
- Disinfezione
- Campo sterile
- Anestesia locale
- 10mL di lidocaina
- ago 21-22G
- Puntura ecoguidata con ago vascolare 18G
- Filo guida starter
- Controllo fluoroscopico
- Introduttore 12cm da radiale 8F
- Controllo fluoroscopico con contrasto
- Sistema triassiale
- Naviagazione fino all'arco aortico
- Filo guida idrofilico 0,035" 260cm (tipo terumo)
Navigazione e ingaggio dei vasi epiaortici
- Naviagazione fino all'arco aortico
- Filo guida idrofilico 0,035" 260cm (tipo terumo)
- Ingaggio dell'arteria carotide
- catetere angiografico 5F Select punta SIM
- infusione di MdC fino a opacizzare ostio della carotide
- accesso ostio della carotide con punta del catetere
- Roadmap
- accesso con filo guida e successivo catetere angiografico
- angiografia diagnostica manuale dell'arteria carodite
- In caso di accesso radiale con target su P1 omolaterale
- navigazione fino all'arteria succlavia omolaterale
- filo guida idrofilico 0,035" 260cm (tipo Terumo)
- ingaggio dell'arteria vertebrale omolaterale
- catetere angiografico 5F punta Simons 1 (tipo speciale da stroke con lunghezza 125cm)
- accesso in arteria vertebrale con filo guida e catetere angiografico
- angiografia diagnostica manuale
- sostituzione del catetere angiografico con catetere da portante
- catetere portante 6F (tipo Benchmark, Penumbra)
- inserire catetere di aspirazione
- catetere da aspirazione punta retta 5F 125cm (tipo Sofia, Penumbra)
- collegato ad lavaggio su "tre-vie" e "valvola ad Y" con esclusivamente soluzione fisiologica
- mantenere l'apice del catetere da aspirazione in arteria vertebrale
- catetere da aspirazione punta retta 5F 125cm (tipo Sofia, Penumbra)
- navigazione dell'arteria vertebrale fino alla confluenza in arteria basilare
- microcatetere 0,021" 156 cm, 7cm (tipo Headway 21, MicroVention Terumo)
- microguida BMW
- guida cardiologica
- microguida sincro
- navigazione fino all'arteria succlavia omolaterale
Tromboaspirazione
Nel caso di trombosi su vasi lineari senza angoli lungo il decorso il trattamento con sola tromboaspirazione può essere sufficiente (nel caso di vasi con decorso angolato può risultare indicato stent retriever)
- Preparare i tubi di aspirazione (2 pezzi)
- Portare punta del catetere con blocco di flusso (es: Bobby) in carotide interna
- Raggiungere il trombo con catetere da tromboaspirazione (es: Sofia Plus 0,077", 131cm, punta dritta)
- Collegare tubo di aspirazione al catetere di aspirazione
- Collegare tubo di aspirazione al catetere porante
- Iniziare tromboaspirazione aprendo la valvola di aspirazione del tubo connesso catetere da aspirazione
- mantenere in sede per 3-5 minuti in aspirazione
- il paziente se cosciente può riferire cefale durante l'aspirazione
- Dopo i 3-5 minuti di tromboaspirazione
- nel caso di impiego di pallone a interruzione di flusso gonfiare il pallone fino ad occludere la carotide interna omolaterale
- aprire la valvola di aspirazione agganciata sul catetere portante
- retrarre e dunque estrarre il catetere di aspirazione mantenendo l'aspirazione
- Dopo aver estratto il catetere da aspirazione interrompere aspirazione da catetere portante
- Nel caso di impiego di pallone a interruzione di flusso sgonfiare il pallone
- Aspirare fisiologica con catetere da tromboaspirazione con aspirazione aperta
- permette di far scorrere gli ultimi trombi aspirati nella vaschetta di raccolta
- Angiografia (DSA) diagnostica
- AP
- LL
- Obliqua 45° RAO
- Obliqua 45° LAO
- confermare riapertura del vaso
- verificare l'assenza di embolizzazioni a distanza di frammenti del trombo
Tromboaspirazione con stent retriever
- Preparare i tubi di aspirazione (2 pezzi)
- Portare punta del catetere con blocco di flusso (es: Bobby) in carotide interna
- Raggiungere il trombo con catetere da tromboaspirazione (es: Sofia Plus 0,077", 131cm, punta dritta)
- Con microguida navigare il vaso ostruito fino a superare il trombo
- Portare microcatetere su microguida fino a superare il tormbo
- Sostituire microguida con stent retriever
- Rimuovere microcatere e lasciare in sede lo stent
- Nel caso di difficoltà a portare il catetere da tromboaspirazione per tortuosità del vasi il posizionamento di uno stent retriever fornisce ancoraggio e facilità la salita del catetere da tromboaspirazione
- Collegare tubo di aspirazione al catetere di aspirazione
- Collegare tubo di aspirazione al catetere porante
- Iniziare tromboaspirazione aprendo la valvola di aspirazione del tubo connesso catetere da aspirazione
- mantenere in sede per 3-5 minuti in aspirazione
- il paziente se cosciente può riferire cefale durante l'aspirazione
- Dopo i 3-5 minuti di tromboaspirazione
- nel caso di impiego di pallone a interruzione di flusso gonfiare il pallone fino ad occludere la carotide interna omolaterale
- aprire la valvola di aspirazione agganciata sul catetere portante
- retrarre e dunque estrarre lo stent retriever e il catetere di aspirazione mantenendo l'aspirazione
- Dopo aver estratto il catetere da aspirazione interrompere aspirazione da catetere portante
- Nel caso di impiego di pallone a interruzione di flusso sgonfiare il pallone
- Aspirare fisiologica con catetere da tromboaspirazione con aspirazione aperta
- permette di far scorrere gli ultimi trombi aspirati nella vaschetta di raccolta
- Angiografia (DSA) diagnostica
- Lavare in fisiologica lo stent retriver nell'eventualità di un reimpiego durante la procedura
Nel caso di vasospasmo cerebrale
- Se vasospasmo cerebrale somministrare nimodipina (Nimodip) dal catetere tramite sacca a pressione e aspettare 15 min
- Se permane vasospasmo possibile eseguire angioplastica gofiando il pallone a basse pressioni
- mantenere basse pressioni e stretto controllo in quanto una rottura del vaso durante l'angioplastica comporta conseguenze drammatiche come il possibile exitus del paziente
Conclusione della procedura
- Rimuovere catetere intermedio e portante
- iniettare piccoli boli di mdc e acquisire scopia nel mentre per confermare l'assenza di complicanze vascolari
- dissecazione dei vasi arteriosi
- iniettare piccoli boli di mdc e acquisire scopia nel mentre per confermare l'assenza di complicanze vascolari
- Emostasi con Angio-Seal da 8F
- Controllo eco-color-dopple dopo la chiusura del punto di accesso
- conferma la presenza di regolare flusso in femorale comune e in quella superificale
- Medicazione compressiva
Gestione clinica peri-procedurale
- In assenza di controindicazioni il paziente deve avviare prima della trombectomia meccanica il trattamento trombolitico endovenoso
- somministrazione endovenosa di rt-PA entro 4,5 ore dall’esordio dei sintomi
Controllo post-procedurale
- Al seguito della procedura si può riscontrare delle aree di iperdensità a livello dei solchi riferibili a
- sanguinamento
- mezzo di contrasto
- nelle regioni ischemiche la barriera ematoencefaliche è più permeabile e permette il passaggio del mezzo di contrasto anche senza interruzioni
- In caso di paziente stabile e si esegue controllo a distanza di 24h con TC cranio basale
- In caso di paziente stabile dove però si è posizionato uno stent si esegue un controllo a distanza di 24h con Angio-TC del cranio
- In caso di sintomi si esegue controllo con Angio-TC
Referti prefatti
Procedura eseguita in regime di urgenza, in anestesia generale.
Paziente accedeva presso DEA con stroke ischemico acuto ad insorgenza riferita tra le ore 14 e le ore 16 della giornata odierna causato da un'occlusione dell'arteria cerebrale posteriore sinistra nel suo tratto P1.
Alla valutazione clinica si evidenziava GCS 5, NIHSS non valutabile.
All'esame TC non vengono segnalati grossolani segni di lesioni ischemiche precoci con un buon rapporto core/penombra allo studio perfusionale.
Viene eseguita trombolisi endovenosa.
Con accesso ecoguidato arterioso radiale destro (introduttore 6F, ore 18:41) viene eseguito cateterismo selettivo dell'arteria vertebrale di destra, dominante.
Lo studio angiografico eseguito preliminarmente conferma il reperto angio-TC di occlusione dell'apice dell'arteria basilare sul versante sinistro nonché dell'arteria cerebrale posteriore omolaterale nel suo tratto P1.
Con sistema triassiale neuroangiografico dedicato (Benchmark, Sofia 5F, Headway 21) si raggiunge pertanto la sede dell'occlusione e si esegue trombectomia meccanica mediante tromboaspirazione semplice con pompa meccanica, rimuovendo in un unico passaggio abbondante materiale trombotico brunastro e ripristinando la completa pervietà del tratto vascolare precedentemente chiuso (TICI 3, ore 19:11).
Non si osservano segni angiografici di embolismo distale o in nuovi territori.
Emostasi radiale mediante dispositivo TR band, da gestire secondo protocollo allegato.
Non si segnalano complicanze periprocedurali, come anche documentato all'esame CBCT finale, che non evidenzia iperdensità di natura ematica in sede intracranica in atto.
Una tenue e circoscritta area di iperdensità in regione talamica sinistra è da attribuire più verosimilmente ad impregnazione contrastografica da danno della barriera emato-encefalica.
Le strutture della linea mediana sono in asse.
Il sistema ventricolare e i solchi corticali si presentano di dimensioni invariate.
Si suggerisce:
- monitoraggio e gestione della sede dell'accesso percutaneo secondo protocollo allegato;
- monitoraggio clinico e della PAO;
- controllo TC a 24 ore o secondo diversa indicazione clinica.
Follow-up nel tempo dopo la procedura
Bibliografia
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Stroke 50.12 (2019): e344-e418
https://doi.org/10.1161/STR.0000000000000211 ↩︎
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